Che esista un modo corretto di mangiare le mele e uno sbagliato può sembrare strano eppure è così. Molte persone mangiano le mele dall’alto verso il basso. È la maniera corretta? Scopriamo cosa dovremmo sapere.
C’è chi le mangia dall’alto verso il basso o chi comincia dal centro, è il modo più naturale per cominciare a mangiare una mela. Quando si comincia dall’alto nonostante i semi abbiamo modo di mangiarla per intero senza sprechi, cominciando dal centro lasciamo il nucleo alla fine e spesso lo buttiamo o lo utilizziamo per il compost. Alcuni la sbucciano perché non sanno che nella buccia sono contenuti tutti i valori nutrizionali più importanti. Neanche mangiare una mela è facile ai giorni nostri. Eppure le cose da sapere, che ignoriamo e che ci portano a sbagliare sono diverse. Tanto per iniziare sappiamo poco sulla loro durata.
Frutta e verdura fanno bene al nostro organismo ma solo se sono fresche. Soprattutto le mele quando iniziano a deteriorarsi potrebbero diventare pericolose. La loro durata dipende da quando sono state raccolte, da come le abbiamo lavate, conservate, tagliate o cotte. Temperatura e modo di lavarle e tagliarle sono i fattori più importanti da rispettare quando questo frutto si consuma in casa. Per evitare di mangiare mele scadute osserviamole con attenzione, non devono avere lividi, rughe, macchie, liquidi che trasudano, non devono essere morbide o granulose. Anche quando le tagliamo e le conserviamo in frigo dentro un contenitore questi requisiti devono essere mantenuti. Altrimenti è meglio non mangiarle.
Il pericolo dei semi
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Evitiamo questi errori quando mangiamo le mele, questi frutti sono in grado di produrre funghi che portano a malattie di origine alimentare molto pericolose. Per questo devono essere tagliate a fette mantenendo la buccia e conservate in frigo lontano dagli altri frutti, soprattutto quelli maturi. Anche se utilizziamo un contenitore per separarle bagniamole nel succo di limone per evitare che si anneriscano. In frigorifero seguendo queste regole potrebbero durare anche da 5 a 10 giorni.
Una cosa a cui non facciamo mai attenzione riguarda i semi. Quando mordiamo la mela in profondità arriviamo al nucleo e troviamo i semi. Questi contengono amigdalina che gli enzimi della flora batterica degradano in sostanze tossiche come l’acido cianidrico. In piccole dosi l’acido non crea problemi ma a lungo andare potrebbe portare disturbi allo stomaco. I semi hanno uno strato resistente ai succhi digestivi e le piccole dosi di acido possono portare alla fine a una intossicazione. Non dovremmo invece preoccuparci dell’olio che possiamo ricavare dai semi. Se stiamo preparando un succo e i semi finiscono nell’estrattore, il pericolo è praticamente inesistente perché la quantità di amigdalina è iniqua.
Evitiamo questi errori quando mangiamo le mele
Capita ormai di rado di andare a fare una gita e di cogliere le mele direttamente dall’albero. Ora non lo faremmo neanche per paura di un avvelenamento. Dobbiamo però sapere che le mele selvatiche non sono tossiche, sono proprio come quelle più grandi che abbiamo in casa. Se non addentiamo torsolo e semi non corriamo pericoli, sono perfettamente commestibili. Ricordiamoci comunque che una mela selvatica ha il diametro inferiore a 5 centimetri, se superiore allora non è selvatica. In alcuni alberi le mele piccole potrebbero essere scambiate per ciliegie perché di colore rosso intenso e di piccole dimensioni. In questo caso basta aprirle, se hanno un torsolo si tratta di mela, se c’è un nocciolo è una ciliegia. Se un albero di mele selvatiche è presente in giardino, a correre rischi non siamo noi ma i nostri animali domestici. Se ingeriscono grandi quantità di semi potrebbero correre pericoli seri, isoliamo le piante e portiamo i nostri animali domestici dal veterinario se ci accorgiamo di eventuali malesseri.
Le mele non vanno lavate fino a quando non decidiamo di consumarle. Evitiamo anche di tagliarle perché l’esposizione all’ossigeno aumenta la velocità di ossidazione e il deterioramento. Se le abbiamo tagliate conserviamole in frigorifero con cura come indicato.