Le ultime decisioni europee circa il riarmo animano le Borse e l’ultimo rally in ordine cronologico riguarda l’Eutelsat, la società ritenuta ormai alternativa a Starlink. Le sue azioni sono triplicate di valore nell’arco di soli 3 giorni, con una crescita da record. La capitalizzazione è salita a 3,7 miliardi di euro. Il titolo è passato da 1,2 euro a 7,8 euro, il livello più alto da novembre 2022. Ma adesso c’è un ritorno al segno negativo, è il momento di acquistare?
A seguito delle preoccupazioni circa l’accesso dell’Ucraina a Starlink, fondamentale per il mantenimento delle comunicazioni militari, hanno risvegliato un grande interesse da parte degli investitori sul concorrente europeo, Eutelsat. Nel 2023 la società si è fusa con la britannica OneWeb (concorrente diretta di Starlink), e oggi Eutelsat controlla l’unica costellazione operativa a copertura globale, oltre a quella di Elon Musk.
Eutelsat supporta già le comunicazioni governative e istituzionali in Ucraina ma di recente ha dichiarato a Reuters di “poter rappresentare un’alternativa per determinate applicazioni governative e di difesa“.
È adesso, il momento per acquistare le azioni Eutelsat?
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Al momento in cui scriviamo, in cui i Mercati sussultano ad ogni dichiarazione che arriva da ogni fronte politico, le azioni Eutelsat stanno scendendo. Dopo il rally e il record dei giorni scorsi, i titoli ETL segnano un -11.34% e il trend potrebbe mantenersi ribassista fintanto che gli investitori decidano di acquistarli prevedendo un’esponenziale crescita nel breve futuro. Da ricordare infatti che Eutelsat ha portato a termine con successo il primo esperimento al mondo di connessione di rete non terrestre 5G utilizzando i satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) di OneWeb.
La rete satellitare di OneWeb è meno di un decimo rispetto a Starlink e nonostante il rally di questi giorni il titolo è ancora scambiato al di sotto dei livelli del 2022, quando Eutelsat e OneWeb hanno effettuato la fusione.
In linea generale, tutti i titoli azionari europei legati alla difesa e al riarmo hanno visto grandi impennate, proprio a causa degli annunci da parte della Germania di voler avviare una spesa massiccia “per contrastare la drammatica sospensione degli aiuti militari all’Ucraina da parte del presidente Donald Trump“.