Dopo la schiarita di ieri tornano oggi le vendite sui listini europei, preoccupati dalla spinta all’inflazione che viene dai prezzi record di gas e petrolio. Tecnologie, viaggi e colossi della distribuzione guidano le perdite. Ma ora pesa anche la grande delusione degli investitori a proposito dei dati diffusi oggi sulle vendite al dettaglio nell’Eurozona, nel mese di agosto 2021. Vediamo quali sono i prodotti più venduti e quelli meno interessanti per i consumatori. Ma anche in quali Stati le cose sono andate meglio in estate. Stime e opinioni sono state raccolte dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.
Vendite invariate su base annuale
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Eurozona: vendite al dettaglio inferiori alle attese e occhi puntati sull’economia tedesca. Secondo le ultime rilevazioni, le vendite al dettaglio europee sono aumentate dello 0,3% su base mensile. Mentre sono rimaste invariate a livello annuale, segnando +1,1%. Il dato diffuso oggi è peggiore di quello che si aspettavano gli economisti. In media attendevano una crescita dello 0,5%, ma alcuni avevano ipotizzato una crescita dello 0,4%. I più ottimisti aspettavano invece un balzo dello 0,8%.
Sale il peso del Non Food
Nell’Unione Europea, il volume del commercio al dettaglio è aumentato dell’1,8% per i prodotti non alimentari, mentre è diminuito dello 0,3% per i combustibili per l’automotive e dell’1,5% per altre tipologie di merci come alimenti, bevande e tabacco. Ma vediamo ora, considerando gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, quali sono gli aumenti mensili più elevati del commercio al dettaglio totale. Gli acquisti più vivaci nel mese di agosto si sono registrati a Malta (+2,7%), Irlanda (+2,5%) e Slovacchia (+2,0%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Danimarca (-1,4%), Estonia e Francia (entrambe -1,2%). Passando alla rilevazione annuale, i cali più marcati sono quelli registrati in Belgio (-4,9%), Francia (-2,1%), Spagna e Lussemburgo (entrambi -1,3%).
Eurozona: vendite al dettaglio inferiori alle attese e occhi puntati sull’economia tedesca
Gli occhi degli scenaristi sono puntati anche sul calo superiore alle attese negli ordini all’industria in Germania ad agosto, su una domanda estera più debole, dopo due mesi di forti guadagni.
La nazione tedesca sta vivendo un momento molto delicato. La Germania senza la Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza deve fare i conti con un’economia da resettare verso obiettivi di produttività e sostenibilità. Con la stagione delle trimestrali alle porte, gli analisti tengono d’occhio i gruppi industrial, ma anche quelli finanziari. Commerzbank chiude in rialzo dello 0,6% dopo il rally del settore che ieri ha guadagnato il 3,5%. Deutsche Telekom invece perde il 4,6% dopo il voltafaccia di Goldman Sachs che ha venduto titoli per un valore complessivo di 1,58 miliardi di euro.