Euforia sulle Borse convinte dell’imminente fine della guerra e a Piazza Affari si verifica un evento quasi unico

Unicredit

Exit strategy. Questa è l’espressione magica che oggi ha mandato in orbita le Borse. L’ipotesi che la guerra possa terminare rapidamente ha spinto le Piazze europee oltre il 2% e ha fatto scendere i prezzi di alcune materie. A Piazza Affari molte blue chip hanno chiuso al rialzo ed un titolo è letteralmente balzato del 7%.

La possibilità che Ucraina e Russia possano trovare un accordo rapidamente sembra un’ipotesi concreta. La Russia ha dichiarato di volere ridurre le operazioni militari attorno alla capitale Kiev e alla città di Chernihiv. Una dichiarazione che sa di ritirata. Anche dai colloqui, iniziati oggi a Istanbul tra le due delegazioni russa e ucraina, trapelano segnali di ottimismo. La Russia sembrerebbe più possibilista e tutto lascia pensare che si stia preparando il terreno per una ritirata che all’interno passi come una vittoria.

Da tempo è chiaro che la fine della guerra metterebbe le ali ai mercati azionari, sia a quello americano che a quello europeo. Anche perché farebbe cadere i prezzi di alcune materie prime, il cui costo si ripercuote negativamente sulla crescita economica mondiale. Così il prezzo del petrolio, del Greggio e del Brent, ha subito una nuova flessione attorno al 3%. Anche il prezzo del future del gas naturale è in ribasso. Scende il prezzo dell’oro, che si avvicina ai 1.900 dollari l’oncia e cala di oltre il 3% il prezzo del future sul frumento.

Euforia sulle Borse convinte dell’imminente fine della guerra e a Piazza Affari si verifica un evento quasi unico

Questi sono tutti segnali che il mercato sta scommettendo su una fine veloce della guerra e l’andamento delle Borse oggi ha rispecchiato questo sentimento. I listini europei sono partiti di slancio, in scia alle speranze legate all’inizio dei colloqui in Turchia tra Russia e Ucraina. Alla fine della seduta i principali mercati azionari del Vecchio Continente hanno segnato rialzi tra il 2% e il 3%. L’indice Euro Stoxx 50 ha guadagnato il 2,9%. La Borsa di Francoforte è salita del 2,8% e quella di Parigi del 3,1%. Londra si è dovuta accontentare di un progresso di poco superiore allo 0,8%.

L’euforia sulle Borse convinte della fine rapida del conflitto ha coinvolto anche Piazza Affari, che ha messo a segno un rialzo importante. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha guadagnato il 2,4% ed ha terminato a 25.307 punti. La chiusura sopra la soglia chiave dei 25.000 punti è un importante segnale per capire cosa potrebbe accadere nelle prossime sedute.

Sulla Borsa di Milano è accaduto un evento più unico che raro. Ben 10 titoli tra le blue chip hanno messo a segno rialzi superiori al 5%. Il titolo migliore è stato Unicredit che, dopo giorni di difficoltà, ha ripreso a correre. Oggi l’azione ha guadagnato oltre il 7,5%. Ma tutto il settore bancario è andato bene. Tra i primi 10 titoli per performance tra quelli a maggiore capitalizzazione, 4 sono banche.

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