ETF, il dominio USA è sul viale del tramonto. È l’Europa la nuova regina degli investimenti

ETF, il dominio USA è sul viale del tramonto. È l'Europa la nuova regina degli investimenti

La crisi di Wall Street e le avvertenze dell’Unione Europea sulla necessità di destinare gli investimenti dei cittadini a progetti che finanzino il piano di riarmo comune, stanno spingendo molti investitori europei ad “abbandonare” i titoli statunitensi.

Come è possibile notare dai dati ufficiali delle ultime sedute di Borsa, il mercato americano deve fare i conti con il crollo di una serie di azioni, mentre i titoli europei seguono la scia del rialzo. Questo cambiamento è particolarmente evidente anche nel settore degli ETF.

Se fino allo scorso anno gli investitori europei hanno deciso di puntare i propri risparmi sulle azioni statunitensi, nel periodo compreso tra il 14 febbraio e il 14 marzo 2025, gli stessi investitori hanno prelevato 2,852 miliardi di euro dagli ETF azionari americani e hanno destinato 14,614 miliardi di euro in quelli azionari europei.

Gli investitori preferiscono l’Europa agli Stati Uniti d’America: le ragioni alla base del cambiamento

Per capire come si evolverà il fenomeno, è utile analizzare i dati mensili dei fondi europei e statunitensi e scrutare la direzione dei flussi degli investitori in ETF. Nel dettaglio, sono due i settori che hanno riscosso maggior successo: l’azionario Europa large-cap blend e l’azionario Eurozona large-cap.

Gli investitori preferiscono l'Europa agli Stati Uniti d'America: le ragioni alla base del cambiamento

Gli investitori preferiscono l’Europa agli Stati Uniti d’America: le ragioni alla base del cambiamento

Ma quali sono le cause alla base di questa inversione di rotta? Nel primo trimestre del 2025 è oggettivo che i mercati europei abbiano ottenuto performance migliori di quelli statunitensi. Dopo un lunghissimo periodo di rally, il mercato statunitense sta attraversando un’intensa fase di sovrapprezzo rispetto alle piazze europee. Ma ci sono anche altri elementi che hanno innescato il seme del cambiamento.

Nel dettaglio, le ultime mosse della BCE sui tassi di interesse hanno accresciuto l’attrazione dei titoli del vecchio continente, a differenza della Federal Reserve, che ha deciso di non intervenire per il momento. Molti investitori temono il rallentamento dell’economia americana, a causa delle scelte politiche protezionistiche di Trump (la paura legata alla recessione susseguente l’introduzione dei dazi è ancora elevata).

Alcuni Stati europei, come la Germania, hanno deciso di attuare un nuovo piano di investimenti, per ridurre il debito pubblico e risollevare il PIL; queste iniziative contribuiscono al rafforzamento dei mercati azionari nostrani.

Il mercato statunitense, inoltre, è diventato molto più costoso nell’ultimo biennio. Attualmente, l’Europa è considerata più affidabile perché concederebbe più opportunità di diversificazione, in settori considerati strategici per l’economia, come:

  • la difesa e l’industria, per mezzo dell’aumento della spesa militare;
  • le banche e le assicurazioni. I titoli legati a tale ambito stanno attraversando un’importante fase rialzista, soprattutto grazie al risiko bancario;
  • le small cap. Negli ultimi tempi, le piccole aziende europee sono considerate altamente promettenti sul fronte dei guadagni.
Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.