Due giorni fa, una grossa esplosione a Beirut ha devastato una grossa fetta del porto della città libanese. La conta dei morti continua a salire oltre il centinaio di persone. I feriti sarebbero oltre 3.000.
Attacco terroristico? Incidente? Cerchiamo di capire che succede in Libano.
Esplosione a Beirut. Perchè si è parlato di attacco terroristico
Indice dei contenuti
La prima supposizione fatta da moltissimi media internazionali, è stata quella dell’attacco terroristico. Sì perché il Libano non è proprio in una zona tranquilla. A ovest si affaccia sul mar Mediterraneo. A nord e a est confina con la Siria, in guerra ormai da quasi 10 anni. Infine, a sud, con Israele. Il governo libanese è in mano al partito filo-siriano e anti-israelita. Il terzo partito della coalizione di governo è Hezbollah. Hezbollah è un partito sciita nazionalista libanese, poco amico di Israele.
Il Libano ospita inoltre moltissimi rifugiati siriani. Il Libano è stato coinvolto nella guerra civile siriana, con scontri armati che hanno sconvolto le maggiori città libanesi. Attentati e rapimenti non sono quindi una novità per Beirut.
Tuttavia, sembra che questa volta non si tratti di un attentato.
Il nitrato d’ammonio
Il magazzino che ha preso fuoco, sembra contenesse circa 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio. Si tratta di un comune fertilizzante, che tuttavia è utilizzato anche come esplosivo.
Nel 2014, la nave che trasportava il carico aveva avuto un’avaria e si era vista costretta ad attraccare in Libano. La nave era diretta in Siria e c’è una buona probabilità che il carico fosse effettivamente destinato alla costruzione di esplosivi. Alcune fonti, invece, indicano che il carico fosse destinato al Mozambico. Un altro posto molto tranquillo, dove da anni imperversa una sanguinosa guerra civile e violenze di stampo islamista.
A Beirut, il carico era stato sequestrato in quanto merce pericolosa, immagazzinato e dimenticato lì.
Per quanto riguarda l’innesco, non ci sono ancora notizie confermate a riguardo, ma c’è chi parla di un incidente.
Fuori dal magazzino, infatti, pare che fossero in atto dei lavori di manutenzione. Una saldatura potrebbe essere l’innesco che ha scatenato la gigantesca esplosione a Beirut.
La potenza d’urto è stimata attorno al kiloton.
La bomba di Hiroshima era di 15 kilotoni.
Le conseguenze
Non sappiamo quello che potrà succedere. Se sarà confermato l’incidente, la situazione sarà comunque grave, ma non si richiano conseguenze su larga scala. Per il momento, considerato che nessun gruppo terroristico ha rivendicato l’atto, sembra che sia questa l’ipotesi più probabile. Tuttavia, la situazione dell’area geografica rimane complicata e non si esclude che l’evento possa venir strumentalizzato a fini politici e propagandistici. Da chi, non è dato saperlo.