La società moderna ci sta insegnando una cosa: a sfogare lo stress e l’ansia sul nostro fisico. In maniera più o meno grave e complessa, ma ognuno di noi purtroppo, finisce per scaricare pensieri ed emozioni per esempio sul fegato o sullo stomaco. Si crea così un circolo vizioso che ha come denominatore comune la sofferenza. Si può comunque sia prevenire che curare anche a livello naturale e si può dichiarare che esiste un rapporto diretto tra emozioni e disturbi agli organi interni. L’aiuto principale e più veloce arriva ovviamente dalla medicina tradizionale che concede ampia scelta di antidolorifici, antinfiammatori e antibiotici, ma Madre Natura non è come sempre da meno.
Lo stress influisce sul cervello
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Primo sintomo del lavoratore: lo stress. Uno stress nervoso da mansione diretta o da postura lavorativa, perché un videoterminalista è sottoposto anche allo stress da video, da computer, da campi magnetici. Il tutto influenza la salute e ne inficia la giornata lavorativa. Si assumano quindi cibi ricchi di magnesio e potassio come la banana, le mandorle e tutta la frutta secca. Ottimi anche il tè verde e il classico caffè, bevuto però con moderazione, altrimenti fa effetto contrario!
La rabbia colpisce il fegato
“Sono talmente arrabbiato da mangiarmi il fegato”, la classica frase comune di una persona adirata. La negatività della cattiveria e dell’ira sfogano sul fegato, già chiamato a importanti compiti di pulizia dei grassi e delle tossine. Per non oberarlo ulteriormente, bene assumere vitamine del gruppo B, specialiste del settore. Ottimo un bicchiere di acqua e limone appena svegliati, un succo di carota concentrato e i cereali integrali. Tutti alleati nel benessere del nostro fegato.
La preoccupazione scarica sullo stomaco
Tanto il fegato per la rabbia, così lo stomaco assorbe le preoccupazioni che vanno a formare il “macigno” su di esso. Ciò avviene perché lo stomaco viene privato dall’intestino dei succhi gastrici, venendo a mancare la corretta simbiosi tra i due organi. Rimedi efficaci sono camomilla, passiflora, biancospino, ma anche le caramelle all’anice che si possono portare in ufficio e ovunque siamo. Il mal di stomaco è un indicatore di come esiste un rapporto diretto tra emozioni e disturbi agli organi interni.
L’ansia se la prende col cuore
Aumentano le palpitazioni cardiache, si viene a formare il famoso batticuore, compagno delle emozioni della nostra vita. Sono chiamate scientificamente “cardiopalmo” e non sono quasi mai pericolose, ma fastidiose. Abuso di alcol, fumo e caffè possono portare alla tachicardia. Per salvaguardare quotidianamente il cuore occorre una dieta con poche calorie e poco sale. Molta frutta fresca e tanto pesce. Il fumo è nemico numero 1 del cuore e dell’apparato cardiovascolare.
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