Rimanere bloccati in ascensore è capitato a molti. Solitamente la cosa si risolve in pochi minuti. Altre volte, invece, per quell’imprevisto di può perdere un colloquio di lavoro o la partenza per un costoso viaggio. Esiste un danno da ascensore bloccato e a chi lo si può chiedere?
Alcuni Tribunali si sono pronunciati in questo senso. Il malcapitato deve chiedere i danni al condominio, che potrà poi rivalersi nei confronti della ditta che si occupa della manutenzione.
Nei confronti del privato è responsabile il condominio perché custode degli impianti. Il codice civile prevede la responsabilità delle cose in custodia all’art. 2051. Secondo questa norma il condomino deve risarcire i danni derivati da cose in custodia a meno che non dimostri l’esistenza del caso fortuito. Se il condominio verrà condannato a risarcire il danno potrà poi agire nei confronti della ditta di manutenzioni se il blocco dell’ascensore sia dipeso da una errata manutenzione.
Esiste un danno da ascensore bloccato?
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Come in tutti i casi di domanda di risarcimento il danno deve essere provato. Quindi, il malcapitato rimasto chiuso nella cabina, deve esibire il biglietto aereo relativo al viaggio perduto. Oppure dovrà dimostrare che era convocato ad un colloquio di lavoro.
Per il danno economico la prova deve essere materiale ed effettiva. Più complesso è dimostrare il danno morale. Potrebbe, chiederlo, ad esempio, un soggetto claustrofobico, per il quale trovarsi chiuso in una cabina di acciaio sia stato fonte di particolare stress.
Come già detto, l’unica possibilità per il condominio è dimostrare che il blocco dell’ascensore è stato determinato da caso fortuito. Tale potrebbe essere anche un errato comportamento del malcapitato. Per esempio potrebbe aver toccato, anche involontariamente, il tasto di arresto.
In questo caso non si potrebbe parlare di responsabilità del condominio. Responsabilità che sarà, invece, evidente in tutti i casi di malfunzionamento dell’apparecchio.