L’erba aromatica dalle mille proprietà che tutti abbiamo in giardino senza saperlo

acetosa

Quando si parla di piante aromatiche il pensiero corre automaticamente a quelle classiche. Dalla salvia al timo passando per rosmarino e origano sono tante le piante utili per aromatizzare i cibi in cucina.

Tuttavia, in pochi sanno che non sono le uniche aromatiche esistenti. Infatti, ne esistono altre meno conosciute che hanno uguali proprietà benefiche e officinali.

Tra queste piante merita di essere citata l’acetosa. Conosciuta anche come “erba brusca” per via del sapore delle foglie che ricorda l’aceto di vino.

Si tratta di una pianta conosciuta fin dai tempi antichi. Infatti, era già utilizzata da Egizi e Romani, come erba aromatica per insaporire il cibo.

Ai tempi dei Longobardi, poi, svolgeva il compito di pianta officinale utile nella cura della peste, del colera e dello scorbuto.

La si trova tranquillamente in ogni luogo fino ai duemila metri di quota. Tuttavia, predilige zone a mezz’ombra. E ciò dal momento che le foglie esposte al sole vanno incontro a scottature.

Dal fusto sotterraneo chiamato rizoma (per scoprire la differenza tra bulbo, tubero e rizoma si consiglia questa lettura) si sviluppano le foglioline durante la primavera.

I fiori, invece, di colore giallo e rossiccio, sbocceranno tra maggio e agosto uniti in piccole pannocchie.

Si andrà ora alla scoperta di questa erba aromatica dalle mille proprietà che tutti abbiamo in giardino senza saperlo.

Come coltivare l’acetosa

L’acetosa è una pianta molto rustica che ben si adatta anche ai climi rigidi. Dovendola coltivare, però, sarebbe preferibile disporla in terreni ben drenati. E ricchi di sostanze organiche.

La semina in piena terra dovrà avvenire nei mesi di marzo e aprile distanziando le varie file di circa sessanta centimetri l’una dall’altra.

Dopo la semina il terreno andrà mantenuto umido. L’acetosa, tuttavia, potrà essere moltiplicata anche attraverso porzioni di rizoma nel periodo che va da dicembre a marzo, sfruttando il riposo vegetativo.

Proprietà

Come si è scritto in precedenza, le proprietà dell’acetosa sono conosciute sin dall’antichità.

Ancora oggi, infatti, viene utilizzata con funzione depurativa, decongestionante, lassativa e digestiva. Le foglie sono ricche, tra le altre cose, di ferro e vitamina C.

Il consumo di foglie fresche e di rizomi ha funzione depurativa.

Utilizzi

Ecco alcuni tra i mille utilizzi di questa erba aromatica dalle mille proprietà che tutti abbiamo in giardino senza saperlo.

Con le foglie è possibile dare vita a un decotto che potrà essere utilizzato come pediluvio. Per favorire la circolazione sanguigna nei piedi e per curarne i crampi.

Inoltre, il decotto ha anche proprietà lassative e diuretiche. Le radici, poi, potranno essere impiegate essiccate contro mal cigola e gengiviti.

Inoltre, in cosmesi, frequentemente viene utilizzata questa pianta per combattere pori dilatati e punti neri.

In cucina, invece, le foglie di acetosa si impiegano fresche aggiunte a insalata, spinaci o verdure.

Controindicazioni

Come per ogni erba anche in questo caso ci sono delle controindicazioni nell’utilizzo dell’acetosa. Infatti alcuni studi hanno rilevato che un eccessivo consumo di questa pianta aromatica potrebbe portare intossicazioni e lesioni renali.

Se ne sconsiglia, infatti, l’impiego per chi soffre di calcoli renali, gotta, artrite o acidità di stomaco.

Ecco svelati i pro e i contro di questa erba aromatica dalle mille proprietà che tutti abbiamo in giardino senza saperlo.

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