Con la chiusure del 27 gennaio abbiamo assistito alla sesta settimana consecutiva al rialzo. Erano circa 7 anni che non si vedeva un pattern così raro sull’oro. Bisogna tornare al luglio del 2016, infatti, per vedere una sequenza del genere. Quali potrebbero essere le implicazioni di questo pattern? In passato le poche volte che si è concretizzato, le quotazioni nel giro di qualche settimana hanno invertito al ribasso. Bisogna, quindi, fare molta attenzione. Per un’analisi dei dati macro che potrebbero influenzare l’andamento dell’oro si rimanda al precedente articolo.
Erano circa 7 anni che non si vedeva un pattern così raro sull’oro. Cosa fare adesso secondo l’analisi grafica?
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L’oro ha chiuso la seduta del 27 gennaio in ribasso dello 0,03% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.945,7 $. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,06%.
Time frame giornaliero
Anche se hanno mostrato qualche segnale di stanchezza, le medie sono saldamente incrociate al rialzo da 40 sedute consecutive. Una sequenza del genere non si vedeva dal giugno del 2020. Anche lo SwingTrading Indicator è impostato al rialzo. Al momento, quindi, non si vedono pericoli lungo il percorso rialzista che potrebbe spingersi fino in area 2.100 $. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 2.250 $.
I ribassisti potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 1.907 $.
Time frame settimanale
Come dicevamo nell’introduzione, abbiamo registrato la sesta settimana consecutiva al rialzo. Erano circa 7 anni che non si vedeva un pattern così raro sull’oro. Bisogna tornare al luglio del 2016, infatti, per vedere una sequenza del genere. In passato le poche volte che ci sono state 6 settimane consecutive al rialzo in quelle successive abbiamo assistito a fasi di ribasso.
Tuttavia sul settimanale la tendenza in corso è saldamente rialzista e al momento non si vedono ostacoli al rialzo che potrebbe spingersi fino in area 2.050 $. Oltre questo livello, poi, l’obiettivo successivo potrebbe andare a collocarsi in area 2.450 $.
Solo una chiusura settimanale inferiore a 1.883 $ potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista.
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