Continua la fase, che va avanti ormai da mesi, che vede le quotazioni del Ftse Mib compresse dalle resistenze. C’è, però, qualche piccolo indizio rialzista. Infatti, erano 2 mesi che non si vedevano due settimane consecutive al rialzo sul Ftse Mib. Ciò potrebbe suggerire che lo scenario rialzista stia prendendo il sopravvento. Tuttavia, visti i precedenti, potrebbe essere più saggio non anticipare i movimenti del mercato e attendere conferme per non rimanere incastrati in posizioni contro tendenza.
Erano 2 mesi che non si vedevano due settimane consecutive al rialzo sul Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Ftse Mib Future sulla Borsa Italiana ha chiuso la seduta del 9 giugno con una seduta che ha visto un ribasso dello 0,42% a quota 27.189. La settimana, invece, ha chiuso al rialzo dello 0,31%.
Time frame giornaliero
Continua la fase di indecisione del Ftse Mib che non riesce a trovare la sua direzione. Ad esempio, nell’ultima seduta della settimana le quotazioni hanno fallito nuovamente l’attacco alla resistenza in area 27.376. Solo il deciso superamento di questo livello potrebbe favorire un una nuova decisa rialzista.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una rottura del supporto in area 26.650.
Time frame settimanale
Per la settima settimana consecutiva, la resistenza in area 27.350 sta reggendo alle pressioni rialziste. Potrebbe, quindi, accadere come in passato quando il mancato superamento della resistenza ha favorito un leggero ritracciamento prima della ripartenza.
Inoltre, alcune settimane si è formato un pattern che esprime indecisione e che si è verificato solo nello 0,2% delle settimane di Borsa aperta. Come scritto all’inizio di questo articolo, è apparso una sola volta ed è stato seguito da un breve ritracciamento prima di un rialzo di circa il 40%.
La situazione, quindi, è abbastanza incerta, ma un movimento direzionale si avvicina. Il problema, per chi si troverà dalla parte sbagliata, è che il prossimo movimento potrebbe essere molto violento provocando sconquassi in conto capitale.
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