Può sembrare incredibile, ma nonostante un rialzo del 1000% nel corso dello stesso arco temporale, erano 13 anni che non si vedeva un rialzo così su Brembo in 30 sedute di Borsa aperta. Parliamo di un rialzo di oltre il 40% che non si vedeva dall’agosto del 2009.
Questo rialzo era sta supportato dalle attese dei dati trimestrali che si sono dimostrati essere eccezionali. I primi 9 mesi dell’anno, infatti, sono stati molto buoni. Un breve riassunto dei principali dati è riportato qui di seguito:
- i ricavi netti consolidati sono stati in crescita del 33,6% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente;
- il settore auto è stato in crescita del 33,3%, le applicazioni per motocicli del 49,9%, quelle per veicoli commerciali del 20,4% e le competizioni del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2021;
- se a livello geografico le crescite in Europa sono state contenute sotto il 20%, con l’unica eccezione della Germania, gli altri mercati sono andati molto bene. Il mercato nordamericano è stato in crescita del 53%, mentre quello sudamericano è cresciuto del 60,4%. Anche l’India e la Cina ha contribuito alla crescita con un +44,7% e +36,1%, rispettivamente. Unica eccezione è il Giappone che decresce del 12,3%;
- il periodo si è chiuso con un utile netto di 234,8 milioni di euro, in aumento del 39,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 si attesta a 630,7 milioni di euro, in aumento di 147,4 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021.
La valutazione del titolo
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L’analisi secondo i multipli di mercato ci dice che le azioni Brembo sono sopravvalutate qualunque sia l’indicatore utilizzato. Se, invece, si guarda al fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow le azioni Brembo sono sottovalutate del 20% circa. Infine, secondo alcune riviste specializzate gli analisti hanno un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 10% circa. La dispersione tra le diverse raccomandazioni, invece, è del 13%.
L’indice di liquidità è molto superiore a 1, per cui non ci sono problemi riguardo la situazione finanziaria. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione è pari a circa il 50%, un ottimo risultato.
Erano 13 anni che non si vedeva un rialzo così su Brembo: cosa fare secondo l’analisi grafica?
Il titolo Brembo (MIL:BRE) ha chiuso la seduta del 22 novembre a quota 11,21 euro, in rialzo dello 0,36% rispetto alla seduta precedente.
Dopo il rialzo senza precedenti di cui abbiamo parlato, il titolo ha ritracciato registrando 7 sedute consecutive con chiusura inferiore all’apertura. Un pattern simile non si vedeva su Brembo da oltre 2 anni. Tuttavia, quello che stiamo vedendo non sembrerebbe, almeno per il momento, un ribasso. Si potrebbe parlare più di un ritracciamento tecnico dopo tanto correre.
Dal grafico, infatti, notiamo come le quotazioni siano molto vicine alla resistenza in area 11,26 euro oltre la quale si potrebbe assistere a un’inversione rialzista che potrebbe portare il titolo verso i massimi storici.
Qualora, invece, il titolo dovesse rompere al ribasso il supporto in area 10,87 euro, allora potrebbe essere confermato lo scenario ribassista indicato in figura.