L’Italia è Terra di storia e cultura, che ammalia i turisti con i suoi paesaggi incantati.
Ogni anno, le città d’arte si riempiono di visitatori pronti a scattare centinaia di foto ed a portare con sé i ricordi più belli.
Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo, Bari, sono tra le più gettonate da gennaio a dicembre, senza distinzione tra caldo e freddo.
Tuttavia, spesso siamo così concentrati sulle mete più famose che ignoriamo tutto ciò che vi è intorno.
Infatti, sono tantissimi i borghi d’Italia poco noti o addirittura sconosciuti alla maggioranza, che andrebbero visitati quanto prima. E quale migliore occasione se non proprio l’estate?
Di recente, gli esperti di viaggi di ProiezionidiBorsa hanno adocchiato un piccolo borgo di circa 1.200 abitanti nella bella isola siciliana.
Un Comune che nasconde un passato di ricchezze e una storia da fare invidia anche alle metropoli.
Vediamo di quale si tratta e come raggiungerlo per una giornata all’insegna di cultura e benessere, con le sue lunghe passeggiate.
Era una miniera d’oro e giacimenti questo piccolo borgo siciliano dalle origini greche che solo in pochi conoscono
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Stiamo parlando di Fiumedinisi, in provincia di Messina, situato in una zona collinare della Sicilia e circondato dalle cime dei monti peloritani.
Fondata dai greci intorno al VII secolo, la sua caratteristica riguarda le miniere, un tempo fonte di estrazione.
Difatti, si estraevano oro, piombo, rame, argento e non soltanto, ma questa peculiarità rimane una nicchia del passato. Oggi, è possibile visitare le miniere soltanto con delle guide che organizzano dei tours ad hoc.
I giacimenti erano talmente importanti che tra il 600 ed il 700 il borgo aveva la sua propria Zecca, di cui resta ancora il Palazzo.
Tra le attrazioni principali troviamo il Castello del Belvedere, sull’omonimo monte, ad oltre 700 metri sul livello del mare e diverse chiese.
Il principale dal punto di vista religioso è il Santuario Maria Ss. Assunta, risalente al XII secolo, seguito dalla chiesa di San Pietro.
Anche le Chiese di Sant’Anna, di San Nicola di Bari e della Ss. Trinità meritano sicuramente una visita.
Riserva naturale
Non sottovalutiamo poi il paesaggio naturalistico, considerato tra i più belli dell’isola sicula anche per chi ama il trekking.
Qui, si scorgono la valle degli Eremiti e il monte scuderi, famoso per la leggenda della cosiddetta “truvatura”, relativa alle sue antiche ricchezze minerarie.
Fiumedinisi si raggiunge in auto e dista dalla città di Messina 45 minuti.
Si può approfittare per visitare anche altri borghi nei dintorni, come Itala, Antillo e Misserio.
Era una miniera d’oro e giacimenti e oggi diventa una ricchezza di storia e cultura che siciliani e non dovrebbero assolutamente conoscere.
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