Era il cane degli imperatori romani e questa razza elegantissima infonde orgoglio e fierezza al padrone

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Ognuno di noi di fronte ai cani si comporta diversamente. C’è chi li ama alla follia, indipendentemente dalla loro razza. C’è chi non ne vuol proprio sentir parlare, li ammira da lontano ma non li vorrebbe mai in casa. Altri, invece, ne hanno alcuni che li aiutano per faccende agricole o domestiche. Insomma, l’universo dei cani è così grande che ognuno può trovare ciò che cerca.

Ci sono dei cani perfetti per l’appartamento e altri che non potrebbero viverci nemmeno un giorno. Inoltre, ci sono delle razze che sono più o meno conosciute ma che, se ne abbiamo la passione, potrebbero davvero sorprenderci. Infatti, questo era il cane degli imperatori romani e questa razza elegantissima rende tutti molto orgogliosi.

Si chiamava canis pugnax

Li troviamo spesso nei mosaici che sono arrivati fino a noi o nelle statue di marmo. Sono i cosiddetti canis pugnax, che in italiano moderno si tradurrebbe come molosso. Questa razza in purezza non esiste più ma i testimoni dell’epoca li descrivevano come cani estremamente aggressivi. Erano i guardiani perfetti per le dimore signorili dei senatori e degli imperatori. Sulla porta d’accesso era solo necessario scrivere il famoso detto “cave canem” per scoraggiare ogni ladro a entrare in casa.

Questi cani erano usati anche nella caccia, specialmente a quella dell’orso. Si capisce bene di che forza fossero dotati per riuscire a cacciare persino un orso. I documenti dell’epoca ci dimostrano chiaramente che già in quel tempo i romani tagliavano le loro orecchie e la coda per rendere più difficile all’avversario di prenderli.

Era il cane degli imperatori romani e questa razza elegantissima infonde orgoglio e fierezza al padrone

Di solito, gli imperatori tenevano legati questi cani tutto il giorno e li liberavano solo la notte. La loro aggressività aumentava ancora rendendoli più pericolosi e minacciosi. Ora il molosso in purezza non esiste più ma alcune razze di cani derivano direttamente da questa. Infatti, il komondor, il cane dei Pirenei e il bovaro svizzero sono i loro diretti discendenti.

Altri cani che esistevano già durante l’Impero romano sono gli alani. Tuttavia, questi ultimi entrarono a far parte della quotidianità dei romani molto tardi, verso la fine dell’Impero. Infatti, pare che furono gli Unni di Attila a portarli in Gallia e da quella regione si diffusero ovunque.

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