Sarà un caso, ma al termine della settimana successiva a quella del fallimento della banca Silicon Valley Bank l’oro porta a casa una performance straordinaria che non registrava dal 2008. Infatti, era dal crollo di Lehman&Brothers che l’oro non chiudeva una settimana così forte. Sarà un caso? Intanto potrebbero essersi create le condizioni per un ulteriore allungo rialzista con obiettivi ben oltre i massimi storici. Per la realizzazione di questo scenario, però, bisognerà rompere una resistenza molto importante che già altre volte negli anni scorsi ha frenato l’ascesa delle quotazioni.
Perché l’oro è così forte?
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La forza del metallo giallo, ma più in generale dei metalli preziosi, sembra provenire dal fatto che l’indice del dollaro USA si è indebolito. Anche l’acquisto di beni rifugio a causa delle preoccupazioni del settore bancario è stato di supporto. Abbiamo, quindi, assistito a questa fuga verso li metalli preziosi che in questo momento stanno agendo da beni rifugio.
Inoltre, i mercati stanno valutando una probabilità di quasi il 90% di un rialzo dei tassi di 25 punti base per il mese di marzo. Un rialzo così contenuto dei tassi potrebbe ulteriormente favorire le quo dell’oro.
Era dal crollo di Lehman&Brothers che l’oro non chiudeva una settimana così forte: le indicazioni dell’analisi grafica
L’oro ha chiuso la seduta del 17 marzo in rialzo del 2,63% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.973,5 $. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo del 5,69%.
Time frame giornaliero
La chiusura del 17 marzo è stata la più alta da circa un anno a questa parte. Al momento, quindi, si sono creati i presupposti per una continuazione del rialzo almeno fino in area 2.035,7 $. Oltre questo livello, poi, si potrebbero aprire le porte a un rialzo almeno fino in area 2.260 $.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 1.896,7 $ potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista.
Time frame settimanale
Se si considerano simultaneamente i volumi e la variazione percentuale, quella appena conclusasi è stata la migliore settimana per l’oro dal lontano settembre del 2008 quando ci fu il fallimento della Lehman&Brothers. A questo punto le quotazioni dell’oro potrebbero tornare ad attaccare la fortissima area di resistenza a 2.136 $. Come si vede dal grafico, infatti, sia nel 2020 che nel 2022 questa area di resistenza ha fermato l’ascesa dell’oro e imposto un brusco dietrofront.
Quanto accadrà nelle prossime settimane in prossimità di questo livello, quindi, potrebbe essere decisivo per le sorti di medio/lungo del metallo prezioso. Un break rialzista, infatti, potrebbe spalancare le porte al raggiungimento di area 2.460 $, prima, e di area 2.790 $, poi.
Solo una chiusura settimanale inferiore a. 1.935 $ potrebbe fare invertire al ribasso la tendenza in corso.
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