Era da fine marzo che il petrolio non perdeva così tanto in una settimana. Oro nero diretto verso area 50 dollari?

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Dopo settimane di continuo rialzo, che hanno riportato il prezzo della benzina sopra i 2 euro anche ai self service, il petrolio mostra qualche segnale di cedimento. Infatti, era da fine marzo che il petrolio non perdeva così tanto in una settimana.

Sono molteplici i fattori che hanno contribuito a questa discesa che, tuttavia, era attesa dopo la chiusura di martedì 14 giugno sotto il supporto in area 120,6 dollari indicato nel precedente report.

Il rafforzamento del dollaro venerdì ha indebolito i prezzi dell’energia. Inoltre, i commenti di venerdì del presidente della FED Powell, lotta senza quartiere per contenere l’inflazione, hanno rafforzato le speculazioni sul fatto che una politica monetaria aggressiva porterà l’economia statunitense in recessione, con conseguenze negative per la domanda di energia e i prezzi del petrolio.

Altro fattore di preoccupazione è legato all’economia cinese che potrebbe avere difficoltà nel riaprire dalle chiusure per pandemia, dopo che mercoledì Pechino ha riportato più di 50 casi di Covid per il quinto giorno consecutivo.

Un fattore rialzista per il greggio, invece, potrebbe essere il forte calo della produzione libica.

Era da fine marzo che il petrolio non perdeva così tanto in una settimana. Quale futuro per l’oro nero?

Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 17 giugno a quota 109,56 dollari, in ribasso del 6,83% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 9,21% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Time frame giornaliero

Con la chiusura di venerdì 17 giugno il petrolio ha accelerato al ribasso chiudendo sotto il forte supporto offerto dal I obiettivo di prezzo in area 113,72 dollari. A questo punto le quotazioni si potrebbero dirigere verso l’obiettivo successivo in area 103,76 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, si potrebbe andare a collocare in area 93,80 dollari.

Solo una chiusura giornaliera superiore a 113,72 dollari potrebbe dare un forte segnale rialzista.

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Time frame settimanale

La tendenza in corso, dopo il massimo in area 120 dollari, è ribassista e ha trovato conforto in un supporto intermedio in area 109,3 dollari. Una chiusura settimanale sotto questo livello potrebbe spingere le quotazioni verso area 100 dollari. Sotto questo livello, poi, il prezzo del greggio potrebbe accelerare verso il successivo obiettivo in area 76,26 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione del ribasso, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 52,55 dollari.

Solo una chiusura settimanale superiore a 114,62 dollari potrebbe mettere in discussione l’impostazione ribassista.

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Approfondimento

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