I controlli dell’Agenzia delle Entrate rappresentano una delle peggiori disavventure nella quale possiamo incorrere. Tuttavia, vi sono delle scappatoie, in quanto la predetta non può procedere a detti controlli senza limiti di tempo.
Anche per l’Agenzia, cioè, esistono termini di decadenza e prescrizioni entro cui esercitare l’attività di accertamento e controllo nei riguardi nel contribuente. Sicché, in questa sede ci chiederemo: “entro quanto tempo l’Agenzia delle Entrate può notificare un accertamento fiscale? Entro quanto tempo può, inoltre, controllare la dichiarazione dei redditi o l’evasione fiscale?”.
Ebbene, dette attività sono assoggettate a termini di decadenza, spirati i quali la procedura eventualmente attivata è illegittima. Anzitutto, deve essere ben chiaro che il termine di decadenza inizia a decorrere da momenti diversi a seconda che sia stata o meno presentata la dichiarazione annuale dei redditi.
In particolare, i termini per notificare l’avviso di accertamento sono più brevi se è stata presentata la dichiarazione ma la stessa è irregolare. Si pensi all’ipotesi in cui siano stati occultati dei redditi, siano stati ingigantiti i costi, oppure ci si sia avvalsi di benefici e detrazioni a cui non si aveva diritto.
Nel secondo caso, ossia di mancata dichiarazione dei redditi, invece, il termine è maggiore. Inoltre, in caso di accertamento emesso a seguito di Processo Verbale di Accertamento, non può essere emesso l’accertamento prima che siano decorsi 60 giorni dalla consegna del verbale, salvo eccezioni.
Termini di decadenza precedenti al 2016
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Specificato, in via generale, che i termini possono mutare a seconda dei casi, ora vediamo, in concreto, entro quanto tempo l’Agenzia delle Entrate può notificare un accertamento fiscale.
Anzitutto, dobbiamo sapere che i termini sono cambiati a partire dal 2016. Quindi per gli accertamenti notificati prima di questa data, ossia fino al 31 dicembre 2015, il termine era il seguente:
a) in caso di dichiarazione presentata ma irregolare, l’accertamento era possibile entro il 31 dicembre del 4° anno successivo a quello di presentazione;
b) invece, in caso di dichiarazione omessa, l’accertamento era effettuabile entro il 31 dicembre del 5° anno successivo a quello in cui avrebbe dovuto essere presentata.
Questo vale per il pregresso, giusto per consentire a chi abbia effettuato omissioni o irregolarità entro quelle date, di sapere che oramai è fuori pericolo di ricevere un legittimo accertamento.
Quali sono i termini attuali per la notifica dell’avviso di accertamento
Vediamo, adesso, quali sono i nuovi termini per la corretta notifica dell’avviso di accertamento. Ebbene, per tutti i controlli effettuati dal 1° gennaio 2016, i termini di notifica dell’avviso sono i seguenti:
a) in caso di dichiarazione presentata ma irregolare, il termine scadrà il 31 dicembre del 5° anno successivo a quello di presentazione;
b) in caso di omessa dichiarazione, il termine ultimo è il 31 dicembre del 7° anno successivo a quello in cui avrebbe dovuto essere presentata. Quest’ultima regola vale anche in caso di dichiarazione presentata ma nulla, che si ha in ipotesi di assenza di sottoscrizione del contribuente o di chi ne ha la rappresentanza legale.
I termini anzidetti si calcolano prendendo in considerazione il giorno della spedizione dell’avviso e non quello del suo ricevimento. Inoltre, se il termine scade in un giorno festivo, esso è prorogato di diritto al giorno seguente non festivo.