Ci siamo. Sarà un bonifico che dovrà ristorare chi ha subito perdite rilevanti ma avrà il sapore del sostegno per il futuro. Per questo il decreto è stato ribattezzato “Sostegno”. Infatti, entro 10 giorni dal D.L., è in arrivo il bonifico a fondo perduto. Ecco cosa preparare per essere pronti. Proiezionidiborsa, illustra ai propri Lettori, in pochi passi, di cosa si tratta e come predisporre l’eventuale domanda.
L’evidenza della perdita che, purtroppo, per determinati settori continua ad essere galoppante, richiama la necessità di distribuire subito i preventivati 12 miliardi di euro. Sono, infatti circa 2.700.000 gli interessati al ristoro tra partite IVA e professionisti. Con fatturati fino a 5 milioni di euro. Sembra che le attese, inoltre, vengano rispettate in ordine all’equità nella distribuzione e forse anche alla celerità.
12 miliardi di aiuti alle partite IVA e una piattaforma per gestirli
La parola celerità è riferita all’intenzione, fortificata dal ministro Giorgetti, di fare subito, concependo un testo normativo nei primi dieci giorni di marzo. Poi, si prevedono i primi aiuti entro i 10 giorni dall’approvazione del relativo Decreto Legge. Purtroppo, però, sembra che venga introdotta una piattaforma della Sogei che gestirà tutte le domande.
Se l’idea sembra ottima in relazione alla trasparenza e all’efficienza, fa preoccupare la tempistica richiesta per la realizzazione: 30 giorni. Così facendo alcune aziende attenderanno anche la fine di aprile. Le domande, però, sin potrebbero presentare subito, in modo da ristorare i danneggiati indipendentemente dalla piattaforma. Cosa serve, quindi per farsi trovare pronti?
Per capire come percepire le somme a fondo perduto bisogna esaminare quanto si sta predisponendo al MEF. È risaputo che si supererà il meccanismo dei codici ATECO ma ciò che cambia è che il ristoro sarà proporzionale alla fascia di fatturato.
Entro 10 giorni dal D.L. in arrivo il bonifico a fondo perduto. Ecco cosa preparare
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Ovvero, il punto di partenza sarà dimostrare la perdita effettiva del 33% subita, ma sulla media mensile del fatturato 2020 rispetto alla media mensile del 2019. Poi, verificata la perdita, l’indennizzo sarà coì quantificato:
- 30% per le partite IVA e professionisti fino a 100.000 euro di fatturato;
- 25% per le partite IVA e professionisti da 101.000 euro a 400.000 euro di fatturato;
- 20% per le partite IVA e professionisti da 401.000 euro a 1 milione di fatturato;
- 15% per le partite IVA e professionisti da 1 milione a 5 milioni di euro di fatturato di fatturato.
Tra l’altro nella vecchia domanda dell’AGE venivano già indicate le fasce di fatturato. Pertanto, occorrerà farsi preparare un bilancio provvisorio dal proprio commercialista unitamente ai dati consuntivi del 2019. Poi, dividere il fatturato per 12 per entrambi gli anni. Se la differenza tra il fatturato mensilizzato 2020 – 2019 (media mensile) è superiore o uguale al 33% allora si avrà diritto al ristoro.
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