Dopo il rialzo di oltre il 3% registrato dal petrolio nel corso della seduta di martedì, ENI e Saipem scattano al rialzo, ma non bisogna farsi prendere dall’entusiasmo. Il prezzo del petrolio, infatti, continua a muoversi su e giù con una sola costante, la tenuta dell’importante supporto in area 75 $. Cosa pensare, quindi, se ENI e Saipem scattano al rialzo e generano un segnale di acquisto? La parola all’analisi grafica. Prima, però, spendiamo qualche parola sulle cause di questo andamento erratico dell’oro nero.
Se la salita del prezzo del greggio registrata martedì era dovuta ai timori di un taglio della produzione da discutere nel corso della riunione dell’OPEC+, la discesa, il giorno successivo, è da attribuire allo scetticismo sul possibile accordo sui tagli. Inoltre, è arrivata la notizia che la produzione a stelle e strisce del petrolio a settembre ha raggiunto livelli record.
Il rialzo delle azioni ENI non gode proprio di buona saluta: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo ENI (MIL:ENI) ha chiuso la seduta del 30 novembre a quota 15,168 €, in rialzo dello 0,40% rispetto alla seduta precedente.
Brutto ritracciamento dai massimi di giornata per il titolo del cane a sei zampe che ha subito l’accelerazione ribassista del prezzo del petrolio. Le quotazioni, quindi, si sono pericolosamente avvicinata al supporto in area 15,093 €. Una chiusura sotto questo livello farebbe invertire al ribasso la tendenza in corso.
Viceversa, la rottura al rialzo di area 15,464 € potrebbe favorire un’accelerazione rialzista secondo lo scenario indicato in figura.
Le azioni Saipem sono impostate al rialzo e al momento non si ravvisano rischi: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 18 ottobre in rialzo del 3,67% rispetto alla seduta precedente a 1,5835 €.
La tendenza in corso è rialzista, ma è frenata dalla resistenza in area 1,5310 €. Per cui, fino a quando questo livello resisterà alle pressioni rialziste sarà probabile un’inversione al ribasso che verrebbe confermata da una chiusura giornaliera inferiore a 1,4332 €.