L’evento Italia Loves Romagna ha visto salire sul palco numerose star della musica leggera italiana. Da Morandi a Ligabue, dalla Pausini e Elodie a Fiorella Mannoia. Particolarmente apprezzata l’interpretazione di Elisa che ha commosso tutti.
La raccolta fondi del Campovolo non poteva andare che bene. Visti i 18 big che si sono alternati sul palco, il pubblico non poteva che rispondere alla grande all’evento organizzato da Frends & Partners, Riservarossa, Vivo Concerti e Magellano Concerti. La manifestazione ha avuto il supporto del Ministero della Cultura e della Rai, della Regione Emilia e della Siae.
Si è trattato di qualcosa di epico per la partecipazione di numerosi artisti coinvolti nel progetto. Impossibile stilare una classifica per stabilire quale sia stato l’artista che ha emozionato di più la platea, eppure durante l’esibizione di Elisa qualcosa è successo. Migliore cantante italiana, patrimonio artistico universale, opera d’arte vivente. Sono queste le definizioni che i fan hanno riservato alla cantante triestina che come sempre dal vivo riesce a dare il meglio e a emozionare fino alle lacrime.
Il pubblico conquistato e ammirato
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Il brano che ha sconvolto il pubblico, che ha fatto venire la pelle d’oca ai presenti, si intitola Anche fragile. Elisa commuove la platea del Campovolo con un brano che è stato scritto come un monologo che la parte più fragile del suo animo pronuncia verso la sua parte più impenetrabile. L’artista scava dentro il suo animo con sincerità e senza filtri e non ha paura di spiegare con attenzione ciò di cui ha bisogno e che una parte di sé non riesce a concedersi. Dice non te lo chiedo mai, portami al mare, a ballare, non ti fidare quando ti dico che va tutto bene così.
Spesso è la scorza che permette agli artisti di sopravvivere alle pressioni, a un mondo fatto di risultati che devono per forza arrivare, al successo. Si tratta di cose che non vanno d’accordo con l’arte, l’ispirazione e la bellezza a cui gli artisti dovrebbero aspirare. Elisa abbatte ogni muro e protezione, canta con la sua voce cristallina, invita il pubblico ad alzare le mani. Il pubblico conosce bene le parole, piange e si emoziona e i primi piani della Rai raccontano di una magia che solo i veri artisti sanno creare in questo modo.
Elisa commuove la platea del Campovolo e il suo talento brilla nella notte
La parte più delicata della canzone ha un significato che capovolge la realtà. Non avere paura di sentirsi fragili potrebbe essere un modo per l’animo umano di non essere un bersaglio. La parte più sensibile sarebbe quella più coraggiosa, quella più impenetrabile sarebbe la più debole. Nel metterle in comunicazione l’una con l’altra, Elisa ci fa capire che non è indispensabile vincere per dimostrarsi forti. Spesso la forza esce fuori durante le difficoltà, quando non abbiamo paura di mostrarci in tutta la nostra debolezza e autenticità.
È questo che fa tanto emozionare il pubblico che ascolta questa canzone. E naturalmente l’interpretazione magistrale e coinvolgente di Elisa fa la differenza. Non si tratta di parlare al pubblico per dire ciò che il pubblico vuole sentire. Si tratta di dire la verità, di cantarla con talento e passione, di non aver paura dei sentimenti. Una forza che non manca di certo a questa cantante capace di sorprendere ogni volta che sale sul palco.