Al centro dell’Italia sorge un paesino che è una piccola perla tutta da scoprire. Nella puntata del programma condotto da Camilla Raznovic andata in onda su RAI 3 domenica 17 aprile, è stato nominato tra i primi 10 Borghi più belli d’Italia. Si tratta del piccolo comune di Riccia, nella valle del Fortore, in Molise. Recentemente questa piccola Regione italiana è diventata sempre più conosciuta ai turisti e agli appassionati di viaggi più lenti. In Molise, infatti, è possibile ritrovare una cultura contadina e un turismo più a portata di famiglie e amanti della natura. Il borgo sorge sul versante di una collina, tra campi di grano, oliveti e verdi boschi. Si tratta di un paese ricco di storia e di cultura, che incanterà qualunque turista, ed è stato eletto tra i primi 10 borghi in concorso.
Tra vicoletti e piccole stradine in pietra, si snoda il percorso nel centro storico medievale. Imperdibile la tappa presso l’imponente torre di Piano della Corte, con la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Sul portale della chiesa dell’assunta si possono ammirare degli splendidi leoni del XIII secolo, alcuni dei più belli presenti in Molise. Per tutto il centro storico di Riccia è possibile trovare portali e finestre di fattura antica, ottocentesca; anche le abitazioni private presentano questo tipo di decori.
Eletto tra i primi 10 borghi più belli questo paesino del Centro Italia perla incontaminata ricca di storia e tradizioni
Indice dei contenuti
Sempre nel centro storico si trova il Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari, con una ampia collezione di antichi attrezzi da lavoro e oggetti del passato. Sorge in una struttura chiamata Magazzino, sempre a Piano della Corte. La torre, citata prima, fa parte di un’antica fortezza medievale che costituiva il castello di Riccia. Sembra di tornare indietro nel tempo quando ci si trova di fronte alle possenti mura di questa struttura, che un tempo aveva perfino un ponte levatoio. Le origini della fortezza sono incerte, ma la ristrutturazione è avvenuta nel 1285. In quel tempo, il paese divenne feudo di Bartolomeo de Capua, che fece realizzare anche diverse torrette difensive. Gran parte del castello fu distrutta nel 1799 dai ribelli del paese che si opponevano alle dominazioni straniere durante i giorni della Repubblica partenopea.
La torre svetta per circa 20 m a picco sul torrente Succida. Sul portale si trova un’incisione latina, che invita gli amici ad avvicinarsi ed entrare. Ma ammonisce invece i nemici e li spinge a fuggire, pena l’ira di Giove. Un altro monumento fondamentale, simbolo dell’architettura rinascimentale molisana, è la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Qui, originariamente, esisteva una cripta dedicata a San Giovanni battista che però oggi non c’è più. Fu la cappella gentilizia dei de Capua, ristrutturata da Bartolomeo III nel ‘500. Sulla facciata si può infatti trovare lo stemma di famiglia e l’iscrizione latina che affida la struttura alla Madonna, verso la quale s’elevano preghiere e nella quale “risiede la speranza”.
Approfondimento