È giunto alla nona edizione il concorso oleario “Il Magnifico”, European Extra Quality Olive Oil Awards. Il contest che fra una selezione di oli, premia il migliore d’Europa.
La totale imparzialità nella scelta è garantita da una degustazione alla cieca. Tutti i partecipanti al concorso, infatti, hanno dovuto inviare il proprio olio in forma totalmente anonima nel medesimo tipo di bottiglia. Il premio di anno in anno sta acquistando sempre più autorevolezza e internazionalità. Gli oscar dell’Olio 2022 sono stati assegnati lo scorso 30 aprile a Monteriggioni. Vediamo ora qual è l’olio eletto migliore d’Europa.
Eletto miglior olio europeo, questo oro giallo conquista il palato anche su una semplice fetta di pane
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A salire sul primo gradino del podio secondo la giuria degli eminenti esperti e tecnici è stato “Il Classico” della azienda pontina Amerigo Quattrociocchi. Questo eccellente olio è un mix, una sapiente miscela di diverse cultivar, Leccino, Moraiolo e Itrana. Le note tipiche di pomodori e carciofo sono ben distinguibili alla prova olfattiva. Al palato, invece, appaiono ben equilibrati il piccante e l’amaro. Questo prezioso blend dell’Azienda agricola della provincia di Latina osserva il metodo biologico e non è nuovo ai podi di concorsi internazionali.
I finalisti
Oltre ad “Il Classico” Quattrociocchi, eletto miglior olio europeo, vanno citati anche gli altri finalisti ( in ordine alfabetico).
Il Coppadoro dell’azienda barese Ciccolella è, invece, ottenuto da una sola cultivar, la Coratina. Da gustare rigorosamente a crudo con verdure crude o semplicemente con del buon pane di Altamura. Un gusto assai potente per chi adora i sapori importanti.
Altra realtà pugliese fra le nominations è l’Azienda agricola Donato Conserva. Ad esser selezionato è stato l’olio Mimì Blend. In questo caso abbiamo un mix di varietà di olive fra cui spicca ancora la Coratina. Colore verde e aroma fruttato con note amare ben presenti. Da provare su un lesso di carne di bovino.
Dal grossetano Frantoio Franci, arriva l’olio Villa Magra Gran Cru. In questo caso abbiamo un monovarietale (varietà Frantoio) dall’amaro non sfacciato, ben dosato ma con un buon grado di piccante speziato.
Ancora un monocultivar, l’olio Evolution dell’azienda Le Tre Colonne di Giovinazzo. Dal colore verde, questo prezioso condimento ha un gusto decisamente potente con un piccante marcato, perfetto per zuppe e minestroni.
Fra i finalisti troviamo ancora un olio da varietà Coratina: il Viride Coratina Bio. Questa volta però le olive sono salernitane, in particolare provenienti dagli uliveti di Sicilì di Morigerati del Frantoio Marsicani. Classificazione come fruttato medio, quest’olio si sposa con primi piatti con sughi freschi oppure spicca, versato a filo, sulla pizza.
Altro finalista, altra Regione: a produrre il Monocultivar Nocellara è la cosentina Tenuta Librandi. La cultivar Nocellara del Belice è caratterizzata da un’oliva tondeggiante, a bassa resa per superficie coltivata. Al naso quest’olio si presenta con un netto sentore erbaceo e viene classificato come fruttato intenso.
Il Veneranda 19, invece, ha origini teramane ed è il fiore all’occhiello della Tenuta Zuppini. Questa bottiglia è un blend di ben 7 varietà di olive autoctone abruzzesi. Dà il suo meglio su carni rosse grigliate. Infine annoveriamo Il Sincero dell’azienda Viola. Un olio perugino che si produce da sole olive Moraiolo. Sentore amaro e piccante persistente, ottimo anche per impreziosire selvaggina o zuppe di legumi.
Le qualità importanti
Dalle scelte effettuate dalla giuria del Premio Il Magnifico, possiamo evincere le caratteristiche importanti per l’olio di qualità 2022. L’amaro e il piccante non devono mai eccedere ma devono essere equilibrati. Inoltre è importante che il gusto si evolva in bocca: le varie note aromatiche devono susseguirsi armoniose al palato.
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