Eletta parola dell’anno e presto sarà sulla bocca di tutti

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La nostra società e la nostra attualità si possono descrivere in molti modi. C’è chi guarda alle statistiche e valuta numeri e percentuali. C’è poi chi analizza l’andamento dei mercati o il comportamenti dei consumatori e potremmo continuare all’infinito. È molto interessante vedere come le parole possano rivelare molto sui nostri tempi. Ad esempio durante il 2020 abbiamo imparato a conoscere:

  • il Covid;
  • i lockdown;
  • i tamponi;
  • le barriere parafiato;
  • i gel igienizzanti;
  • gli assembramenti;
  • i congiunti;
  • ed infine distanziamenti.

Parole nuove coniate appositamente per un periodo fra i più cupi della Storia recente, sono diventate comuni e utilizzate quotidianamente. Ha seguito questa linea il dizionario inglese Collins eleggendo la parola dell’anno.

Eletta parola dell’anno e presto non si parlerà d’altro

Il dizionario inglese Collins è una vera istituzione nel Regno Unito come potrebbero essere da noi Zanichelli, Garzanti o Treccani. Ogni anno i linguisti e i lessicali del Collins si dilettano a stilare una bizzarra classifica, quella delle parole più rappresentative dell’anno. Quest’anno sul primo gradino del podio troviamo la parola “permacrisi”.

Cos’è la permacrisi?

La permacrisi descrive lo stato di chi vive una crisi che non vede fine. Il post-pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi economica ed energetica hanno instaurato un clima di costante sensazione di instabilità. Questa situazione ha prodotto gravi danni anche a livello psicologico sulle persone. Con la parola permacrisi, nata in realtà durante gli anni Settanta ma ora rispolverata per il 2022, si vuole racchiudere questa incertezza costante.

Quali sono le altre 9 parole per descrivere il 2022

Il linguisti di Collins non potevano non dedicare un posto in classifica al Mondo reale con il vocabolo ”carolingio”. Ovviamente per gli Inglesi, la Corona, anche con tutte le bizzarie di corte, ha una grande importanza. Carolingio è un aggettivo riferito al nuovo re naturalmente. Troviamo poi la parola Kiev, passando poi per Quiet quitting.

Cos’è il Quiet Quitting?

Se nel 2020/21 abbiamo fatto la conoscenza del “burnout”e della great resignation , nel 2022 c’è una nuova parola che avremo sicuramente sentito nominare. Si tratta del “quiet quitting”. Con burnout si indicava la condizione di esaurimento psico-fisico dovuto all’eccessivo lavoro. Il quiet quitting è la prevenzione del burnout. Si tratta di mettere dei precisi limiti e paletti all’attività lavorativa. Non si lavora e produce più di quanto richiesto, non si fanno straordinari né si risponde alle mail fuori orario. Con il “quiet quittung” si conquista più tempo per la vita privata.

La lingua italiana e i neologismi inglesi

Gli italiani sono un popolo esterofilo e pieno di contraddizioni. Se da un lato abbiamo difficoltà nell’imparare l’inglese, adoriamo arricchire i nostri discorsi con parole inglesi di cui sembra non poter fare a meno. Feedback, asap, call sono tutte parole ormai entrate nel gergo quotidiano. Bene o male che sia , ci sono Paesi molto più gelosi della propria lingua come i francesi. Un approccio decisamente purista della lingua ha portato il Governo francese a vietare, per via legislativa, l’uso di anglicismi per il Mondo videogame. I dipendenti statali non potranno più usare parole come streamer o cloud gaming.
A conferma di ciò vediamo come sia stata eletta parola dell’anno e presto sarà sulla bocca di tutti, una locuzione derivata dall’inglese.

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