La Federfarma, ossia la federazione nazionale unitaria titolari di farmacia, ogni anno pubblica dei report riguardanti la spesa e i consumi dei farmaci. Estrapolando i dati riferiti al 2021, è facile notare che tra i principi attivi più prescritti in Italia ci sia il colecalciferolo. Con un valore di 19,5 milioni di euro, generato dalle vendite, questo principio attivo si posiziona al secondo posto della classifica, dietro al pantoprazolo sodico sesquidrato.
Cos’è il colecalciferolo e per quali disturbi viene utilizzato?
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Il colecalciferolo è una forma di vitamina D, somministra per via orale, che aiuterebbe a trattare, o prevenire, alcune problematiche associate alla carenza di questo nutriente. In poche parole, quindi, il colecalciferolo agisce aumentando i livelli di vitamina D nell’organismo, favorendo anche l’assorbimento di calcio nell’apparato digerente.
Ricordiamo, infatti, che la carenza da vitamina D potrebbe avere degli effetti negativi sulla calcificazione delle ossa, provocando rachitismo, specie nei bambini. Oppure potrebbe causare deformazioni ossee, osteomalacia, o un indebolimento dei denti, rendendoli anche più vulnerabili alle carie.
Per compensare questa carenza, sarebbe necessario:
- esporsi al Sole, evitando quindi di coprirsi troppo con i vestiti, o di restare al chiuso per troppe ore;
- evitare di assumere alcolici e sostanze stupefacenti;
- fare attenzione all’utilizzo di alcuni farmaci che potrebbero influire sull’assimilazione di vitamina D;
- assumere, previo consulto medico, integratori o farmaci come, appunto, il colecalciferolo.
Effetti collaterali che potrebbero manifestarsi assumendo questo farmaco
Tuttavia, anche il colecalciferolo non è esente da controindicazioni e, come tutti i medicinali, potrebbe provocare degli effetti indesiderati. Tra i più comuni, ad esempio, vi sono: rash, prurito, dolore al petto e senso di oppressione, difficoltà respiratorie e fiato corto. Inoltre, potrebbero comparire anche gonfiore alla lingua, alle labbra e alla bocca, irritabilità e cambiamento del comportamento.
Tra gli effetti collaterali che potrebbero manifestarsi, inoltre, ricordiamo anche tutta quella sintomatologia tipica da intossicazione da vitamina D. Quindi parliamo di debolezza, sapore metallico in bocca, mal di ossa e muscoli, nausea, vomito, costipazione o perdita di peso.
Nel caso in cui compaiano questi sintomi, è necessario allertare subito il proprio medico. Inoltre, si consiglia di informare il proprio medico, prima di assumere il colecalciferolo, in caso:
- allergia a sostanze, medicinali o cibi contenenti vitamina D;
- livelli altri di calcio e vitamina D nel sangue, malattie renali o cardiache;
- gravidanza o allattamento;
- assunzione di altri medicinali o integratori.
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