Ecobonus e incentivi auto 2020 allargati: benefici presto in arrivo? La Fase-2 del mercato delle auto è iniziata? Ancora no, dicono gli addetti ai lavori, cha da giorni chiedono al Governo di non essere lasciati indietro nel pacchetto di aiuti all’economia reale. In particolare chiedono l’allargamento dell’Ecobonus e incentivi auto 2020 allargati: benefici presto in arrivo, non sono quindi da escludere. E che dovrebbero trovare accoglimento negli emendamenti al decreto Rilancio. Vediamo di capirne di più sulle richieste fatte per il rilancio della filiera auto motive.
Prima misura chiesta: l’allargamento dell’Ecobonus
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Nei 2 mesi di lockdown lungo tutta la catena automobilistica si è accumulato un invenduto di circa 450mila auto. Un collo di bottiglia che i diretti interessati sperano di smaltire in breve giro, anche con il sostegno (indiretto) del Governo. L’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri),per bocca del suo presidente Michele Crisci, ha avanzato le sue idee al Governo italiano. Il modello di interventi a cui si ispirano è simile a quello messo in piedi dall’Esecutivo francese. Il quale, ricordiamo, ha da poco stanziato 5 miliardi di aiuti alla Renault, azienda nella quale detiene un’importante quota del capitale.
Entrando nello specifico, chiedono anzitutto l’allargamento dell’attuale Ecobonus. Questo al momento copre solo le auto con emissioni al sotto dei 65 grammi di CO2 per chilometro, una nicchia di mercato (il 3%) che coinvolge elettriche e plug-in. Ne chiedono pertanto un allargamento fino a ricomprendervi le auto che arrivano ai 95 grammi di emissione. Ne gioverebbero tutti quei modelli meno costosi e compresi tra i 18mila e i 30mila euro, quindi che godono di un’ampia domanda sul mercato.
Revisione del regime fiscale
Una seconda grossa misura chiesta dai rappresentanti di filiera concerne la revisione del regime fiscale delle auto aziendali. In paesi quali Spagna, Francia, UK e Germania la detraibilità dell’IVA è infatti nettamente superiore a quella concessa dal Fisco
italiano (fonte tabella: Unrae, pag. 21). Un possibile adeguamento su tale fronte darebbe, sostengono dall’Unrae, un enorme impulso al rinnovamento delle flotte aziendali. Le quali, continuano, di solito acquistano le auto di ultima generazione.
Le dichiarazioni della sottosegretaria Morani
Dunque si può dire fatta per gli Ecobonus e incentivi auto 2020 allargati: benefici presto in arrivo? A stare alle parole della sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessia Morani, sembrerebbe di sì. Che ieri in un intervista ha dichiarato: “occorre introdurre uno strumento-incentivo”. Valevole soprattutto per il “2020 e il 2021 e che consenta smaltire lo stock di auto prodotte”. Incentivando l’acquisto di autovetture che abbiano standard elevati in tema di riduzione delle emissioni. Quindi “ampliare l’Ecobonus anche alle auto a motore termico più all’avanguardia, che consentiranno anche l’abbattimento delle emissioni”.
Ecobonus e incentivi auto 2020 allargati: benefici presto in arrivo
È innegabile come l’autovettura sia finita da tempo al centro dell’occhio del ciclone per via dei numerosi dibattiti sul suo potenziale inquinante. Tuttavia almeno a stretto giro bisognerebbe scindere il discorso almeno in due parti. Da un lato, rilanciare la relativa industria, che con tutto l’indotto dà reddito (diretto e indiretto) a centinaia di migliaia di cittadini. Dall’altro occorre implementare un serio piano di rinnovo totale del parco auto, lasciando in piedi solo quelle di ultima generazione. Ovvero solo quelle che concretamente abbattono le emissioni di gas tossici e nocivi. Ne guadagnerebbero le città, i polmoni dei cittadini e anche i lavoratori della relativa filiera automotive.