La pizza è un piatto tipico della tradizione napoletana diventato famoso in tutto il mondo.
Tonda, sottile e morbida a base di acqua, farina e lievito, con un cornicione alto e morbido.
Capita spesso però di avvertire dopo aver mangiato una pizza sensazione di gonfiore, pesantezza di stomaco e la sete che costringe a bere tantissima acqua nelle ore immediatamente successive.
Per ovviare a questo problema, senza dover necessariamente rinunciare a mangiare qualcosa di altrettanto saporito, una possibile variante è la pinsa romana.
Il suo nome deriva dal termine pinsere che significa schiacciare, allungare, per questo quello che la caratterizza è la sua forma allungata.
Gli ingredienti utilizzati per l’impasto sono un mix di frumento, farina di riso e soia, tantissima acqua e quantità ridotte di lievito, il tutto in una lievitazione di 24/48 ore.
A differenza della pizza, la pinsa ha una forma ovale allungata, soffice al centro con bordi friabili e croccanti, la sua leggerezza deriva da lunghi tempi di lievitazione e dall’alta quantità di acqua.
Ecco una validissima e gustosissima alternativa alla pizza, leggera più digeribile e meno calorica, vediamo gli ingredienti
Indice dei contenuti
Ingredienti
a) 800g di farina di frumento;
b) 50g di farina di riso;
c) 50di farina di soia;
e) 700g di acqua molto fredda;
f) 1/2 bustina di lievito in polvere;
g) 15g olio evo;
h) 15g sale.
Procedimento
Versare il lievito secco in una ciotola e aggiungere le farine e mescolare. Versare 80% dell’acqua fredda, lavorare bene.
L’impasto diventerà liscio, aprirlo in più parti e versare il sale, l’olio e la restante acqua. Incorporare bene tutti gli ingredienti, lavorandolo per un po’.
Porre il panetto in un contenitore, fare dei tagli in superficie, ricoprire con pellicola e far riposare in frigorifero per 24 ore.
Trascorso il tempo necessario fare le pinse, formando dei piccoli panetti che dovranno lievitare per 3 ore, ben coperti.
Prendere i panetti lievitati stenderli su una teglia unta e dare la forma allungata.
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 20 minuti.
La pinsa va condita a fine cottura, si può gustare nei modi più diversi, semplicemente con olio e sale, fino a tutte le varianti come la pizza.
Ecco una validissima e gustosissima alternativa alla pizza, leggera più digeribile e meno calorica, potete dare libero sfogo alla vostra fantasia.