Ecco una breve guida per orientarsi nella giungla delle polizze vita

Secondo l’ANIA, le polizze a scopo di investimento stanno crescendo a doppia cifra da diversi anni. In particolare, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici riporta un fortissimo incremento delle cosiddette polizze multi-ramo. In questo articolo andremo ad approfondire proprio le assicurazioni sulla vita a scopo di investimento. Cercheremo di capirne la struttura e soprattutto i costi che, spesso, rappresentano l’aspetto più controverso di questo prodotto. Ecco una breve guida per orientarsi nella giungla delle polizze vita. Utile ad evitare di sottoscrivere prodotti costosi e non in linea con le nostre esigenze.

Un contenitore utile ma non a tutti

Le polizze multi-ramo sono strumenti finanziari che consentono di investire i propri risparmi e beneficiare di alcuni vantaggi. In primo luogo, le polizze non rientrano nell’asse ereditario. Con questi strumenti è possibile tutelare persone care non contemplate dal diritto successorio. Inoltre, le polizze sono per loro natura impignorabili e insequestrabili. Consentono ad imprenditori e professionisti di mettere delle quote di risparmio al riparo da eventuali creditori. Sono, quindi, prodotti interessanti per chi ha soggetti da tutelare al di fuori dell’asse ereditario. Inoltre, sono utili per coprire i rischi professionali che gravano sui propri capitali. Risultano, però, inutilmente costose per chi non avesse queste esigenze. Ecco che una breve guida per orientarsi nella giungla delle polizze vita dovrà quindi basarsi sull’effettiva utilità delle garanzie previste. Le polizze unit e index linked sono strumenti costosi e spesso poco trasparenti o almeno così è stato fino ad oggi.

Ecco una breve guida per orientarsi nella giungla delle polizze vita

Quando sottoscriviamo una polizza multi-ramo, la compagnia trattiene una percentuale a titolo di costi di caricamento. Queste commissioni sono spesso onerose e abbassano l’importo che verrà investito. Se il rendimento della polizza non sarà particolarmente elevato, rischieremo di pagare più di quanto incasseremo. Il capitale rimanente è poi normalmente suddiviso tra un investimento in titoli di Stato, detto gestione separata, ed ulteriori investimenti in fondi. Le gestioni separate costano poco ma ultimamente rendono pochissimo, mentre gli investimenti in fondi obbligano a pagare ulteriori commissioni. La normativa non comporta per questi strumenti gli stessi obblighi informativi dei normali fondi. Il risultato è un’offerta costosa e poco chiara per i consumatori. Negli ultimi mesi, alcune compagnie straniere hanno iniziato ad operare sul mercato italiano. Oltre ad una maggior concorrenza, queste società stanno portando in Italia strumenti innovativi e più trasparenti.

Le proposte innovative

Oggi i risparmiatori italiani possono scegliere strumenti caratterizzati da una maggior trasparenza e da investimenti privi di commissioni. I fondi scelti, infatti, sono normalmente ETF che offrono grande diversificazione a costi ridotti. Le informazioni seguono normative internazionali che obbligano i gestori ad una trasparenza analoga agli altri strumenti di risparmio gestito. Lo staff di ProiezionidiBorsa consiglia ai lettori di considerare attentamente le proprie esigenze prima di scegliere un prodotto di investimento. Vi raccomandiamo anche di valutare le varie proposte sul mercato con scrupolo e possibilmente con il supporto di un professionista qualificato. In questo modo sarà possibile trovare gli strumenti più adeguati ed evitare rischi eccessivi.

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