Zoologi e biologi esperti in biodiversità ambientale, tra qualche anno potrebbero essere figure richiestissime e guadagnare cifre pazzesche. Ecco perché.
La biodiversità è la varietà di vita sulla terra, che comprende i milioni di piante, animali e microrganismi. La biodiversità è una risorsa fondamentale per il benessere dell’uomo e per il mantenimento degli equilibri ecologici, ma è anche minacciata da molteplici fattori. Tra qualche anno un esperto in biodiversità, che sia uno zoologo o un biologo ambientale, potrebbero essere figure pagate montagne di soldi. Un esempio viene dalla Nuova Zelanda.
Cos’è la biodiversità
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Per biodiversità si intende la varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra. Quella genetica è la variabilità dei geni di una specie, che determina le differenze tra gli individui. Questa è importante per la capacità di adattamento e di evoluzione delle specie.
La biodiversità di specie è il numero e la diversità delle specie presenti in una determinata area geografica o in un determinato ecosistema. La biodiversità di specie è importante per il funzionamento degli ecosistemi e per i servizi che essi forniscono all’uomo.
Inoltre, la biodiversità ambientale è la varietà degli ambienti naturali o artificiali che ospitano le diverse forme di vita. La biodiversità di ecosistemi è importante per la regolazione del clima, del ciclo dell’acqua, del ciclo dei nutrienti e per la prevenzione dei rischi naturali. Alla luce di quanto accaduto in Italia negli ultimi anni, non è difficile comprendere quanto sia sempre più importante l’esperto in biodiversità ambientale.
Ecco un lavoro da 45.000 euro al mese in Nuova Zelanda come esperto in biodiversità
Per la Nuova Zelanda gli esperti in biodiversità sono figure preziosissime. Tanto preziose che per questo ruolo arrivano a pagare 45.000 euro al mese più altri 40.000 euro di bonus. Questo professionista, che opera ad Haast, una località nell’isola a sud dello stato neozelandese, deve proteggere e gestire la fauna e la flora locale. In particolare deve sorvegliare e proteggere alcune specie minacciate, come il kiwi e l’Haast tokoeka.
In Italia per diventare esperto in biodiversità è necessario seguire un percorso formativo adeguato, che può variare a seconda del settore di interesse. Inoltre in generale, si richiede una laurea triennale o magistrale in discipline biologiche o ambientali, come ad esempio, Biologia, Scienze naturali o ambientali. Oppure una laurea in scienze agrarie o ambientali.
Sbocchi professionali di un esperto in biodiversità
Forse in Italia questa figura professionale non guadagnerà mai 45.000 euro all’anno, ma potrebbe trovare sbocchi professionali in diversi settori, sia pubblici che privati. Per esempio come ricercatore per condurre studi scientifici sulla biodiversità a vari livelli, utilizzando metodologie biomolecolari, bioinformatiche e biostatistiche. Potrebbe trovare impiego presso università, enti di ricerca, musei, parchi o aziende biotecnologiche.
Un esperto in biodiversità potrebbe fare il consulente, fornendo pareri tecnici, valutazioni d’impatto, piani di monitoraggio e di conservazione della biodiversità a vari livelli. Un consulente potrebbe lavorare presso enti pubblici, organizzazioni non governative, studi professionali o aziende private. Potrebbe fare il manager e organizzare e coordinare le attività relative alla biodiversità a vari livelli. Ovvero occuparsi della pianificazione, della programmazione e della gestione del territorio, delle risorse naturali e degli ecosistemi. Potrebbe lavorare presso enti pubblici, organizzazioni internazionali, parchi, musei o aziende private.
Altra professione che potrebbe fare guadagnare molto è quella dell’ingegnere ambientale. Questo professionista si occupa principalmente di realizzare progetti che risolvono problematiche ambientali. Per chi vuole guadagnare molto ecco un lavoro da 80.000 euro all’anno. Ma chi vuole trovare lavoro velocemente, sono 4 le lauree che aprono la strada ad una rapida carriera professionale.