Ecco un BTP Futura per guadagnare più del 2% netto invece di tenere i soldi fermi sul conto

BTP future

Dal luglio 2020 il legislatore ha proposto ai risparmiatori una nuova famiglia di obbligazioni, i BTP Futura. Da allora si sono avute 4 emissioni (luglio e novembre 2020, aprile e novembre 2021) che nell’insieme hanno deluso tutte le aspettative.

Tassi, durate e struttura cedolare del tipo step-up non hanno convinto risparmiatori e mercato. I primi non hanno sottoscritto il bond più di tanto in emissione, mentre i secondi li ha venduti a piene mani. Con la risalita dei rendimenti da fine 2021, questi titoli sono tutti sotto cento, con il BTP Futura 2037 giunto a 81,57 centesimi.

Al riguardo, ecco quanto rendevano le 4 emissioni una manciata di giorni fa e i rispettivi corsi precipitati sotto cento.

Ecco un BTP Futura per guadagnare più del 2% netto invece di tenere i soldi fermi sul conto

In questa sede considereremo la 4° emissione dello scorso novembre, quando il Tesoro ha raccolto 3,268 miliardi di euro. Il titolo ha una durata complessiva di 12 anni (circa 11,7 anni residui), con data di godimento 16 novembre 2021 e quella di scadenza al 16 novembre 2033.

La struttura cedolare è del tipo step-up, così come avviene nel caso dei buoni postali. Cioè gli interessi salgono all’aumentare del periodo di possesso del titolo in portafoglio. I tassi cedolari sono pari a:

  • 0,75% dal 1° al 4° anno;
  • 1,35% dal 5° all’8° anno;
  • infine l’1,70% dal nono al 12° anno.

La cedola nominale media ponderata è quindi dell’1,266% lordo. Decisamente più alto, invece, il rendimento attuale. Al prezzo di chiusura di giovedì 14, 88,91 centesimi, il rendimento effettivo netto annuo è del 2,093%. Detta diversamente, ecco un BTP Futura per guadagnare più del 2% netto medio per i prossimi 11 anni e mezzo.

Ovviamente consideriamo la cedola media ponderata e ipotizziamo di portare il titolo a scadenza. Non spetta invece il premio fedeltà (intermedio e finale), appannaggio esclusivo dei sottoscrittori della prima ora.

A chi e quando conviene investire su simili BTP?

Diciamo subito che la formula cedolare step-up non rende il bond attraente. Nei primi 4 anni la cedola lorda annua è dell’0,75% mentre l’inflazione è e resterà alta ancora per altri mesi. Quindi il rendimento reale del bond è negativo, almeno sulla prima finestra cedolare.

Dunque, a chi potrebbe interessare il bond? Partiamo dicendo che non c’è niente di meglio di una sana pianificazione finanziaria con il proprio consulente di fiducia. Detto ciò, il bond potrebbe interessare a chi ha modesta propensione al rischio e cerca una piccola fiche obbligazionaria per il lungo termine.

Oppure a chi ha elevata propensione al rischio ed è convinto che il recupero di quota 100 possa avvenire molto prima della scadenza. Ai prezzi attuali si tratta di un rialzo potenziale di circa il 12,47% (in altri casi si arriva fino al 15-20%). In questo caso vanno ponderate l’inflazione e le future, reali intenzioni della BCE. Ossia sostenere di più la crescita economica o la stabilità dei prezzi?

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