Cosa c’è di peggio che una bottiglia di vino senza il cavatappi per aprirla. Eppure è una situazione che può capitare anche agli appassionati. Quando si è in vacanza, oppure quando il cavatappi di famiglia si rompe, o quando viene voglia di un bicchiere di vino da asporto.
Insomma, avere delle soluzioni pratiche per rimediare all’assenza di un apribottiglie può tornare utile. E ce ne sono di molto fantasiose e creative. Si sarà sorpresi nel vedere oggetti di casa trasformarsi in perfetti apribottiglie. Ecco tre modi geniali per aprire il vino quando non si ha l’apribottiglie. Magari qualcuno di queste soluzioni diventerà un cavatappi permanente.
Vite e viti
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Il primo modo, semplicissimo, per aprire una bottiglia di vino senza cavatappi è usare una vite. Probabilmente tutti in casa si ritrovano una vite e una tenaglia nella cassetta degli attrezzi. La vite deve essere abbastanza lunga e fungere da avvitatore per bucare il sughero. Quindi per prima cosa si avviterà la vite al centro del tappo di sughero quasi fino alla fine. Fatto ciò, con una tenaglia agganciare la vite e tirare con delicatezza ma con decisione. Il tappo dovrebbe venire fuori in poco tempo.
Un metodo simile usa la vite ad anello invece che la vite normale. Questa tipologia di vite ha un gancio finale con cui fare forza sul tappo di sughero. Basta avvitare la parte deputata e tirare cercando di girare il tappo.
Ecco tre modi geniali per aprire il vino quando non si ha l’apribottiglie
Una soluzione un po’ drastica è quella che usa una cordicella e un chiodo. Evidentemente, la cordicella deve avere una buona resistenza ma deve anche essere non troppo larga. Dopo aver effettuato un buco con un chiodo, annodare la corda e cercare di tirare fuori il tappo di sughero.
Se non dovesse funzionare provare a tirare via il tappo direttamente tramite il chiodo. Bisogna fare parecchia attenzione per non rischiare di farsi male. Una volta che il chiodo è stato piantato nel tappo quasi del tutto, prendere la pinza e tirare delicatamente. Il metodo è un po’ rischioso perché la bottiglia potrebbe non reggere. È bene, dunque, non forzare troppo la mano.
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