Tra le forme d’investimento più diffuse, vi rientrano di diritto i titoli di Stato. Si tratta di un prodotto di facile comprensione, con una remunerazione costante e periodica del capitale.
Quest’ultimo aspetto in genere fa molto gola ai risparmiatori e lo abbiamo visto anche nel caso delle tre emissioni di BFT Futura. Al riguardo, ecco svelato in quanti anni raddoppiano 10.000 euro investiti in BTP e titoli di Stato.
I motivi per cui si decide di investire in questi titoli di Stato
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Vediamo anzitutto quali sono le principali ragioni che inducono un risparmiatore a investire su questi strumenti.
In primis, la garanzia del rimborso finale del capitale, cioè solo alla scadenza dell’investimento. Nel mentre, infatti, questi prodotti possono dar vita a guadagni o perdite in conto capitale se liquidati anzitempo. Infatti, il prezzo può oscillare sopra e sotto i 100 dell’emissione.
Poi godono di un regime fiscale vantaggioso e pari al 12,50% degli interessi attivi.
Infine non prevedono imposta di successione e di norma corrispondono due cedole semestrali. Bene, è in base al tasso d’interesse attivo riconosciuto che si determina il periodo di tempo necessario per il raddoppio del capitale investito.
Tassi d’interesse e anni necessari per raddoppiare 10.000 euro investiti in BTP
Per capire in quanto tempo un capitale X investito raddoppierà, ci serve conoscere il tasso d’interesse attivo.
Poi si applica la relativa formula di matematica finanziaria in regime di capitalizzazione semplice. Cioè vuol dire che gli interessi attivi maturati, al netto del capital gain, vengono accreditati (e non reinvestiti) sul c/c del titolare dei titoli.
Cioè i guadagni periodici non costituiscono nuovo capitale sul quale far maturare ulteriori interessi attivi così come avviene con la capitalizzazione composta.
Dunque, ecco svelato in quanti anni raddoppiano 10.000 euro investiti in BTP e titoli di Stato
Abbiamo visto in un recente articolo come l’investimento azionario in un certo lasso di tempo possa portare a dei rendimenti davvero interessanti. Vale lo stesso per i BTP?
Con un tasso d’interesse dell’1,00% (lordo) ci vorranno 100 anni. Se invece consideriamo il netto, ossia lo 0,875%, serviranno poco più di 114 anni.
Se il tasso lordo è dell’1,50%, serviranno 66 anni e 7 mesi. Prendendo il relativo tasso netto (1,3125%) il tempo necessario per il raddoppio sale a circa 76 anni e 2 mesi.
Un BTP con il tasso del 2% lordo e 1,75% netto impiegherà rispettivamente 50 e 57 anni e 2 mesi.
Investendo su un BTP al 3% di interessi lordi, basteranno 33 anni e 4 mesi (e 38 anni impiegando il tasso netto).
Infine, un bond che riconosca il 5% lordo (il 4,375% netto) impiegherà solo 20 anni (e 23 scarsi applicando il netto).
Come si può notare, lo strumento “giusto” è la chiave del successo di simili scelte d’investimento. In particolare, abbiamo visto quali sono i giorni migliori del 2021 in cui conviene di più acquistare BTP e titoli di Stato.
Ad ogni modo, i segreti del successo per far fruttare al meglio i propri risparmi sono due in particolare. Primo, diversificare gli strumenti d’investimento, possibilmente anche in base al rischio. Secondo, lasciare al tempo il normale decorso di compiere il suo lavoro.
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