Stiamo attraversando tempi particolarmente duri sia per la pandemia sia per il cambiamento climatico. Per fortuna, però, ci sono delle cose che possiamo fare nel nostro piccolo per dare una mano al pianeta e al contempo evitare sperperi di soldi. Uno di questi è il riciclaggio, soprattutto quello alimentare.
In molti altri nostri articoli, infatti, abbiamo spiegato come dare nuova vita ai nostri scarti. Oggi parliamo in particolare delle uova. Ecco spiegato lo strabiliante motivo per cui tutti stanno mettendo i gusci d’uovo nella lavatrice.
Perché riciclarli
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È risaputo che i gusci delle uova sono perfetti per la pelle delle piante. Infatti hanno diverse proprietà tra cui quella di fertilizzare il terreno e di tenere anche lontani dei parassiti. Però pochi sanno che hanno anche un forte potere sbiancante. Questo perché al loro interno contengono una particolare sostanza, il carbonato di calcio. Vediamo insieme come sfruttare questa mirabolante qualità.
Come fare
I gusci possono essere impiegati, infatti, per il candeggio dei propri capi. Il procedimento è molto semplice.
In primis, per motivi di pulizia, bisogna sterilizzarli. Per questo basta prendere delle vecchie calze di nylon e inserirli al loro interno.
Riempire una pentola d’acqua e metterla a bollire. Inserire i calzini all’interno e tenerli così per un paio di minuti. Inserirli, quindi, all’interno del cestello della lavatrice durante il lavaggio degli indumenti bianchi. Sarà un toccasana per questo genere di vestiti e contribuirà a renderli splendenti e candidi.
In sintesi ecco spiegato lo strabiliante motivo per cui tutti stanno mettendo i gusci d’uovo nella lavatrice.
Oggi abbiamo illustrato perché dopo aver letto questo articolo nessuno butterà mai più i gusci d’uovo. Se si è interessati ad altri semplici metodi per poter utilizzare dei materiali di riciclo per la casa e per il corpo, consigliamo di leggere questo articolo. Eccolo qui: “Nessuno butterà più via i cartoni delle uova quando scoprirà che sono perfetti per la salute e la nascita delle piante”.