Ecco spiegato il mistero che si nasconde dietro il motivo per cui si dice ok

ok

“Ok” è la parola più pronunciata al mondo. La sua origine e diffusione viene fatta risalire a circa 200 anni fa, ed oggi viene ripetuta più e più volte ogni giorno da miliardi di persone. Quale che sia la lingua che si parla, tutti ne capiscono il significato e nessuno potrebbe fraintendere le intenzioni di chi la esclama.

Sono moltissime le teorie che provano a spiegarne l’origine etimologica e ancora nessuno è arrivato a fornire una delucidazione univoca. Ecco spiegato il mistero che si nasconde dietro il motivo per cui si dice “ok”.

L’origine

Alcuni sono convinti che “ok” sia un’abbreviazione dello slang “oll korrect” che, nella prima metà dell’Ottocento, veniva usato scherzosamente alterando l’espressione “all correct”.

Altri ancora fanno risalire l’origine della parola ancora più indietro nel tempo. Ragion per cui “ok” deriverebbe dal greco e costituirebbe l’acronimo di Όλα Καλά (ola kalà), che significa per l’appunto “tutto bene”.

Militari e scaricatori di porto

Altri, ancora, fanno risalire quest’espressione al secondo dopoguerra, affermando che “ok”  sia un’espressione utilizzata in campo militare. La “o” di “ok”, cioè, sarebbe stata originariamente uno zero, mentre la “k” indicava l’iniziale della parola “killed”. Un modo, dunque, per dire che non erano state riportate morti in guerra. Tuttavia, questa spiegazione non è convincente dato che, come accennato sopra, “ok” era in uso già dalla seconda metà dell’Ottocento.

Un’altra ipotesi vede “ok” nascere per la prima volta in Ucraina, per la precisione a Odessa, e deriverebbe dal russo. In questo caso “ok” sarebbe l’acronimo di “ochen korosho”, un’espressione che gli scaricatori di porto utilizzavano quando il carico veniva smistato senza problemi di sorta.

I Sioux

Infine, la diffusione del termine “ok” potrebbe derivare anche dalla lingua di una popolazione di nativi americani, i Sioux. Infatti, per i Sioux l’espressione “hoka hey” stava a dire “va bene”.

Ecco spiegato, dunque, il mistero che si nasconde dietro il motivo per cui si dice “ok”. Nonostante l’alone di mistero intorno all’origine, rimane una delle parole che unisce gran parte delle lingue del mondo.

 

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