Ogni matrimonio è il perfetto coronamento di un amore. Un grande festeggiamento che è condiviso con amici e parenti. Organizzarlo può essere faticoso, ma dona molte soddisfazioni e grande felicità. Ecco 4 idee fai da te sensazionali per un matrimonio unico e irripetibile come nei film ma risparmiando denaro. Ma abbiamo mai pensato cosa accade sotto l’aspetto legale quando ci sposiamo?
Perché il matrimonio, oltre a poter essere un’unione religiosa, è un contratto vero e proprio. Con una firma, i 2 componenti del nuovo nucleo familiare s’impegnano con una serie di diritti e doveri. Inoltre, con la legge Cirinnà del 20 maggio 2016, è sancita l’unione civile delle coppie di fatto. Ma qual è la differenza tra le 2 istituzioni? Veramente il matrimonio tradizionale ha più vantaggi delle unioni civili?
Ecco spiegati vantaggi e svantaggi di sposarsi in Italia e perché potrebbe essere meno conveniente della convivenza.
Maggiori diritti e perché
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Pur riconoscendo le coppie di fatto, la Legge italiana garantisce in ogni caso più diritti alle coppie sposate. Grazie al matrimonio, la coppia entra immediatamente in regime di comunione di beni (tranne che non scelga diversamente). Nella convivenza, invece, è necessario un patto (contratto) stipulato tra le due parti che regoli l’aspetto patrimoniale.
Ciò significa che se uno dei 2 partner volesse garantire la sua successione all’altro, dovrà inserirlo nel testamento. Tuttavia, l’eredità verrà divisa con i parenti più prossimi. Tale regola non vale per le coppie sposate che entrano immediatamente nell’eredità dell’altro. In più, il TFR riconosciuto per le coppie sposate, non esiste per la convivenza.
Infatti, se uno dei coniugi conviventi passa a miglior vita, l’altro ha il diritto di vivere nella casa per il periodo pari alla convivenza. Quando nasce un bambino, il padre della coppia sposata è immediatamente riconosciuto. Per le coppie di fatto, il padre è obbligato a riconoscere il bambino dopo la nascita.
Ecco spiegati vantaggi e svantaggi di sposarsi in Italia e perchè potrebbe essere meno conveniente della convivenza
Seppur sembrerebbe che il matrimonio abbia più vantaggi, ecco alcuni elementi che potrebbero farci cambiare idea. Il primo aspetto è quello fiscale. La coppia sposata può usufruire di qualsiasi agevolazione o Bonus proposto dallo Stato solo una volta. In caso di decesso di uno dei due, c’è sempre il rischio che eventuali debiti si trasferiscano all’altro. Infatti, è considerata come nucleo familiare. Per esempio, potrà usufruire di un solo Bonus prima casa. Inoltre, gli svantaggi vengono al pettine in caso di divorzio o separazione. I costi di divisione dei beni, di avvocati (la parcella, variabile, si aggira in linea di massima intorno a 10.000 euro) o notai sono notevoli. Una coppia che divorzia, poi, deve far fronte agli assegni di mantenimento che il più ricco deve dare all’altro. Inoltre, chi è sposato, contando come nucleo familiare, solitamente paga più tasse dal momento che i rispettivi redditi si sommano.
Approfondimento
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