Ecco spiegati i vantaggi del coltivare le orchidee in acqua tenendole sempre belle e in salute

orchidea

In molti sanno che le orchidee sono dei fiori che normalmente crescono sulla corteccia degli alberi. Proprio per questo motivo sono particolarmente sensibili all’eccesso di acqua e alle malattie che questo comporta.

Nella maggior parte dei casi, infatti, le cause di morte di una pianta di orchidea sono proprio le troppo frequenti annaffiature. Insomma, per un fiore così sensibile all’acqua, sembra proprio strano pensare che sia possibile coltivarlo con le radici completamente immerse. Dunque, ecco spiegati i vantaggi del coltivare le orchidee con questi particolari e fantastici metodi.

3 tipi di coltivazioni con l’acqua

Quando si parla di idrocoltura o coltura semi-idroponica dell’orchidea, ci riferiamo a piante con le radici immerse in acqua o coperte da substrati inerti. Cioè, parliamo di idrocoltura quando la pianta viene immersa in un vaso di argilla espansa o pietra pomice con giusto qualche centimetro d’acqua. Questa tecnica lascia all’orchidea il tempo di assorbire l’acqua attraverso la capillarità, permettendole così il naturale ciclo fra asciutto e bagnato.

Oppure ancora una coltivazione semi-idroponica descrive l’atto di immergere l’apparato radicale nudo in acqua per uno o due giorni. Al seguito di questo si sottopongono poi le radici ad un periodo secco in cui hanno modo di asciugare.

Per finire poi, esiste anche la diretta coltivazioni in acqua nella quale le radici rimangono costantemente immerse per una piccolissima parte dentro pochissima acqua. In quel caso, la membrana spugnosa che ricopre le radici, il velamen, rimane sempre umido ma mai completamente saturo. Una tecnica che così permette lo scambio gassoso costante tra le radici e l’aria, favorendone la crescita.

Ecco spiegati i vantaggi del coltivare le orchidee in acqua tenendole sempre belle e in salute

Ma quali sono i vantaggi nel crescere le orchidee in acqua o in semi-idroponica? Alcuni sostengono che quando coltivate in acqua le orchidee producano dei fiori più grandi, ma non esistono prove inconfutabili a riguardo.

Sicuramente, però, questo tipo di coltivazione porta anche dei vantaggi di altro tipo: per prima cosa, viene meno la necessità di effettuare rinvasi della pianta poiché basta solo aggiungere l’acqua che viene man mano utilizzata. Poi, è anche minore il rischio di attacchi di parassiti come la cocciniglia. Nel caso in cui, però, avvenga un’infestazione, risulterà più semplice individuare i parassiti. Allo stesso modo sarà molto semplice controllare la salute delle radici e risulta anche più semplice la gestione del PH e quindi un migliore assorbimento dei nutrienti.

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