La natura umana è spesso alle prese con quel che accade nel proprio orticello perdendosi quello che, nel frattempo, succede al di fuori di esso. Vale anche nel campo degli investimenti e, nello specifico, dei rendimenti sul reddito fisso. Tuttavia, ecco quanto rendono oggi i titoli di Stato esteri a 3 o 5 e 7 anni denominati in euro o dollari o sterline o in alte monete.
Oltretutto i tassi offerti sul fronte domestico sono ritornati interessanti e le occasioni per investire in Patria non mancano. Il successo dell’ultimo BTP Valore 2028 (tassi fissi e crescenti) lo dimostra pienamente. Morale, oggi è poco avvertita la necessità di ricercare strumenti del reddito fisso emessi da Paesi terzi e/o in valuta straniera con ritorni interessanti.
I titoli di Stato emessi in euro o in valuta estera
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Tra le varie metodologie di classificazione dei titoli sovrani abbiamo anche quelle basate sull’emittente, oltre alla durata, la valuta, la struttura dei rendimenti, etc. Più in generale, la valutazione della bontà di un bond sovrano, nazionale e non, travalica abbondantemente l’analisi delle sole cedole offerte. Al riguardo abbiamo già visto quali rischi comportano tanto i BTP nostrani, quanto i titoli di Stato in generale. Il fatto che si parli di “reddito fisso” non equivale a dire che si tratta di investimenti a rischio inesistente.
I rendimenti sui titoli di Stato in euro a 3, 5 e 7 anni
Vediamo allora quanto rendono i sovereign bond emessi dai principali Paesi europei sulle più comuni scadenze di breve e medio termine.
Utilizzando un puro criterio di ordine alfabetico, partiamo dall’Austria (rating S&Poor’s: AA+; Moody’s: Aa1). Alla chiusura di ieri, i rendimenti a 3, 5 e 7 anni erano rispettivamente pari a 3,219%, 3,205% e 3,316%.
Rendimenti quasi identici ai precedenti anche in Belgio (rating S&Poor’s: AA; Fitch: AA-), sempre sulle stesse scadenze. Nell’ordine, essi si attestano a 3,263%, 3,171% e 3,300%.
Infine vediamo i rendimenti delle altre tre big economie del Vecchio Continente, cioè Francia, Germania e Spagna. Quanto rendono i rispettivi bond sovrani?
In Francia (rating Moody’s: Aa2; Fitch: AA-) i ritorni a 3, 5 e 7 anni si collocano, nell’ordine, al 3,284%, 3,210% e al 3,2480%. In Germania (rating S&Poor’s: AAA; Fitch: AAA) scendono invece a 3,076% (3 anni), 2,815% (5 anni) e 2,758% (7 anni). In Spagna (rating Fitch: A-; S&Poor’s: A), infine, salgono rispettivamente a 3,567%, 3,538% e 3,710%.
Ecco quanto rendono oggi i titoli di Stato esteri a 3 o 5 e 7 anni denominati in euro o dollari o sterline o in alte monete
Abbandonando l’euro vediamo i rendimenti medi offerti dai bond emessi nelle principali valute estere, vale a dire dollari, sterline e yen.
Restando in Europa ma passando alle sterline, i bond di Sua Maestà (rating: S&Poor’s: AA; Moody’s: Aa3) a 3, 5 e 7 anni fruttano mediamente il 4,698%, 4,613% e il 4,432%.
Oltreoceano spulciamo sui rendimenti medi emessi da sue Stati sovrani come USA e Canada. I bond degli States (rating Fitch: AA+; S&Poor’s: AA+) pagano il 4,992% a 3 anni, il 4,856% a 5 anni e il 4,876% sui 7 anni. In Canada (rating Moody’s: Aaa; Fitch: AA+), invece, questi valori si attestano a 4,806%, 4,350% e 4,207%.
Chiudiamo con i rendimenti medi dei titoli nipponici (rating: Fitch: A; S&Poor’s: A+) pari a, nell’ordine, lo 0,140%, 0,347% e lo 0,561%.