Pensare che i rendimenti dei buoni fruttiferi postali (BFP) siano sempre gli stessi è quanto di più lontano dalla realtà. Al variare delle condizioni di mercato, infatti, l’emittente ne adegua la propria offerta. In particolare, ecco quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali dopo l’aumento degli interessi del 7 settembre.
In verità precisiamo da subito che il rialzo dei rendimenti ha riguardato solo 2 buoni oltre alla novità dell’offerta Supersmart per i titolari degli omonimi libretti. Invece è rimasto invariato il rendimento degli altri titoli. Tuttavia, l’occasione è quella giusta per fare un racap generale sull’attuale stato dell’arte del risparmio postale.
I buoni postali di durata complessiva fino a 4 anni
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Se l’intento è quello d’investire fino una durata a 4 anni le possibili alternative sono 3, anzi 4. I titoli disponibili sarebbero il buono 3 anni Plus, il buono Soluzione Eredità e il buono 4 anni risparmiosemplice nella duplice versione.
Il buono 3 anni Plus dura 36 mesi e offre un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00% (1,75% netto). Invece i coefficienti lordi e netti (di sola ritenuta) da usare per la determinazione del montante finale sono, nell’ordine, 1,06120800 e 1,05355700.
Il buono 4 anni risparmiosemplice dura 1 anno in più del precedente e si può sottoscrivere solo attivando un Piano di risparmio risparmiosemplice. Il rendimento annuo lordo standard a scadenza è dell’1,50%, mentre quello premiale è del 2,50%. Quest’ultimo lo si ottiene al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano.
Anche il buono Soluzione Eredità ha una durata quadriennale ma è dedicato solo ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane. A scadenza, in particolare, il rendimento annuo lordo di questo titolo è pari al 3,00%.
In definitiva, il 7 settembre nessuno dei titoli su citati ha subito modiche nei tassi offerti alla clientela.
Ecco quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali dopo l’aumento degli interessi del 7 settembre
Se invece l’intento è di investire a medio termine (6-7 anni) allora ecco il buono 3×2 e il buono Risparmio Sostenibile.
Il titolo a 6 anni (prevede 2 soli step di durata triennale) è uno dei due BFP che la settimana scorsa ha subito la modifica dei tassi di interesse. Da giovedì 7 l’emittente ha portato il suo rendimento annuo lordo a scadenza al nuovo 2,75% rispetto al vecchio 2,25%.
È rimasto invariato, invece, il ritorno lordo annuo a scadenza sul buono Risparmio Sostenibile, pari all’1,50%. Il titolo dura 7 anni e prevede una struttura di rendimenti fissi, crescenti e certi. Inoltre al termine dei 7 anni è possibile conseguire un eventuale extrarendimento legato all’andamento (solo se positivo) dell’Indice Euro Stoxx Europe 600 ESG-X.
Investire sui buoni fruttiferi di lunga durata
Se invece l’intento è quello di investire i risparmi per un lungo periodo di tempo allora le possibili soluzioni sono il buono 3×4 o il buono Ordinario.
Il titolo a 12 anni prevede 4 step triennali per una durata complessiva di 12 anni. Gli interessi sono fissi e crescenti e, in particolare, si tratta del 2° buono che ha visto salire gli interessi la settimana scorsa. Dal 7 settembre, infatti, il rendimento annuo lordo a scadenza è passato al nuovo 3,00% rispetto al vecchio 2,75%.
Invariato, invece, il rendimento annuo lordo a scadenza del buono ordinario, pari al 3,00%. Il titolo dura 20 anni e prevede tassi fissi e crescenti riconosciuti già 1 anno dall’acquisto e poi ad ogni bimestre (insieme al rimborso del buono).
Sempre sul lungo termine, infine, ricordiamo che c’è anche il Buono dedicato ai minori dedicato, e quindi intestato, agli under 18. Lo si può sottoscrivere fino al compimento di 16 anni e mezzo (del minore), con riferimento al mese precedente a quello di emissione. A settembre la struttura degli interessi è rimasta invariata e ad oggi si tratta del buono più ricco. Gli interessi sono fissi e crescenti e il rendimento annuo lordo può arrivare fino a un massimo del 4,50% (il titolo produce interessi fino al compimento dei 18 anni dell’intestatario).