Il ritorno dell’inflazione, unita al cambio di strategia BCE e al rialzo dello spread sono alla base dei rialzi dei rendimenti. Un discorso che riguarda molti strumenti del reddito fisso, che nel 2022 hanno ritoccato al rialzo i guadagni offerti al mercato.
Concentriamoci sui due prodotti d’investimento emessi dallo Stato, ossia i buoni fruttiferi e i BTP. In particolare, ecco quanto rendono 9.000 euro sul buono postale 3X2 e su un titolo di Stato di pari durata.
La soluzione offerta dal buono postale a 6 anni
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Dal 6 luglio Cassa Depositi e Prestiti ha rivisto al rialzo i rendimenti di tutti i buoni, rendendoli così più allettanti. Del resto negli ultimi mesi i loro rendimenti erano rimasti molto indietro rispetto a quelli offerti dal mercato a parità di tempo e/o di rischio.
Prendiamo in considerazione una durata intermedia, per la precisione pari a 6 anni. Il buono 3X2 prevede due finestre temporali triennali con due diversi tassi d’interesse fissi e crescenti. Nel dettaglio, il tasso nominale annuo dal 1° al 3° anno è pari allo 0,75%, mentre passa al 2,75% dal 4° al 6° anno. Pertanto il rendimento annuo lordo a scadenza (cioè al termine del 6° anno) è pari all’1,75%.
Sfruttando il simulatore del portale di Poste scopriamo che 9mila sullo strumento producono un montante netto finale di 9.863,90 euro. La tassazione è pari al 12,50% e l’importo non considera l’imposta di bollo, da calcolare in base alla normativa vigente.
Infine ricordiamo che il buono non prevede costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, sia finale sia anticipato.
Ecco quanto rendono 9.000 euro sul buono postale 3X2 e questo BTP scambiato a 0,88 euro
Restiamo sempre sui prodotti d’investimento con garanzia dello Stato e passiamo ai BTP. Il bond con ISIN IT0005445306 emesso il 15 luglio 2021 scadrà il 15 luglio 2028. È un titolo settennale con durata residua pari a 6,02 anni. La cedola lorda nominale è dello 0,50%, ossia lo 0,4375% netto, staccata a metà gennaio e metà luglio fino a scadenza.
L’interesse per il BTP deriva dalla sua attuale quotazione ben sotto 100. Al momento in cui scriviamo il bond scambia a 88,44 centesimi, per un rendimento effettivo netto annuo del 2,289%.
A parità di tempo e di rischio emittente, il bond offre un rendimento maggiore. Tuttavia, a differenza dei buoni i titoli di Stato offrono il fianco all’incertezza nel caso di vendita anticipata dello strumento.
Il prodotto distribuito dalle Poste garantisce sempre il 100% del capitale versato, sia a scadenza sia in caso di rimborso anticipato. Nel caso del BTP tutto dipende dal proprio prezzo di acquisto rispetto a quello di mercato al momento della rivendita. Fermo restando che a scadenza l’emittente restituirà il valore 100 di emissione.
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