Ecco quanto rendono 7.000 euro in 3 anni sul buono fruttifero 3X4 e questo BTP con cedola all’1,85%  

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Negli ultimi giorni i rendimenti sui titoli di Stato stanno vivendo uno stato di grazia. Il mercato da tempo sta vendendo bond governativi per diversi motivi. Tra questi troviamo, ad esempio, l’inflazione e la riduzione graduale degli acquisti pandemici da parte della BCE. Da ultimo si è aggiunto il fattore nazionale, ossia le fibrillazioni tra Governo e forze politiche sul tema delle previsioni di spesa militari.

La sostanza è che oggi alcuni BTP sono sotto 100, e abbiamo visto come sia possibile guadagnare il 5%, il 10% o il 20% a scadenza. Vediamo invece in questa sede quanto è possibile guadagnare a 36 mesi tra n BTP e un buono pari scadenza.

Ecco quanto rendono 7.000 euro in 3 anni sul buono fruttifero 3X4 e questo BTP con cedola all’1,85%

Tra i prodotti emessi da CDP, il buono 3X4 offre la possibilità di disinvestire al termine dei primi 3 anni senza perdere 1 euro di interessi. Al termine dei 36 mesi i coefficienti lordi e netti da applicare al capitale saranno pari a, rispettivamente, 1,00300300 e 1,00262763. Quindi alla prima finestra temporale l’incasso netto sarebbe pari a 18,39 euro.

Ricordiamo che un punto di forza dei buoni fruttiferi è che sono dei prodotti dl tipo step-up. Ossia il rendimento cresce all’aumentare del periodo di possesso dello strumento. Infatti al termine della seconda, terza, quarta e ultima finestra triennale gli interessi netti percepiti sono più alti.

Inoltre non prevedono nessun costo di sottoscrizione, di gestione e di rimborso. Più in generale, infine, abbiamo già visto come investire in Poste tra buoni e offerte Supersmart sulle scadenze tra i 5 mesi e 3 anni.

Ipotizziamo di investire i .000 su un BTP pari scadenza

Analizziamo il rendimento netto del BTP con codice ISIN IT0005408502. La cedola lorda annua è pari all’1,85%, staccata al 1° gennaio e al 1° luglio di ogni anno. La scadenza è fissata al 1° luglio 2025, quindi tra 39 mesi.

Al prezzo attuale di 103,25 centesimi, il rendimento effettivo netto annuo è dello 0,732% circa.

In sintesi, per investire 7mila euro nominali occorrono 7.227,50 euro di capitale. Inoltre bisogna aggiungere il costo della commissione alla banca (variabile) e il rateo d’interesse maturato (27 euro). Questo investimento procurerebbe al risparmiatore una discreta cedola semestrale (quasi 57 euro netti) fino a scadenza. A scadenza, infine, incasserebbe 7mila euro di capitale e non i 7.227,50 euro di partenza.

A parità di tempo, di emittente (lo Stato italiano) e livello di rischio, oggi predomina la convenienza del bond. In definitiva, dunque, ecco quanto rendono 7.000 euro in 3 anni su due strumenti a rischio quasi nullo.

I vantaggi dei buoni che i BTP non hanno

In chiusura dobbiamo però ricordare un punto di forza dei buoni che i titoli di Stato non hanno. Il riferimento è all’eventuale vendita anticipata dello strumento.

I buoni danno sempre diritto al 100% del capitale iniziale, oltre agli interessi delle eventuali finestre completate. I bond, invece, danno la certezza del rimborso a 100 solo a scadenza. Prima di tale data, il prezzo lo decide il mercato e può originare tanto un guadagno quanto una perdita in conto capitale. Per cui potrebbe avvenire di acquistare oggi il bond a 103,25 e di rivenderlo tra 10 mesi a 101 o a 99 oppure a 106 centesimi.

Anche questa considerazione, quindi, deve entrare nel complesso delle analisi da effettuare prima di qualunque decisione finale.

Approfondimento

Questo BTP in 15 giorni ha reso il 10,55% oltre a staccare la cedola e sembrerebbe perfetto per questi risparmiatori.

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