Ecco quanto prende di stipendio netto un insegnante con più o meno di 21 anni di servizio 

professore

Non è raro sentire un professore lamentarsi per la retribuzione mensile che riceve. D’altronde, il suo lavoro non risulta ben retribuito se rapportato alla busta paga dei docenti di altri Paesi europei. Parimenti accade se si confronta la remunerazione del personale scolastico con quella di altri dipendenti pubblici. Oltre ai compensi mensili occorre inoltre considerare quale sarà l’importo pensionistico cui si avrà diritto. La consistenza del rateo previdenziale infatti dipende anche dall’ammontare annuo degli stipendi.

I lavoratori che concludono la carriera professionale con retribuzioni medie non potranno certo aspettarsi pensioni elevate. I nostri consulenti hanno calcolato quale sarà l’importo della pensione di un docente con 41 anni di contributi INPS. Ciò serve per dare almeno un’idea approssimativa delle somme di denaro che si percepiranno in vecchiaia. Altrettanto utile potrebbe risultare sapere di quanto aumentano gli assegni pensionistici dei professori per ogni anno di contributi in più.

Attualmente ecco quanto prende di stipendio netto un insegnante che ha già alle spalle una certa anzianità contributiva. Valuteremo il caso di un docente di scuola media o superiore che presta servizio già da più di un decennio. Man mano che si accumulano anni di attività lavorativa si ottiene uno scatto di anzianità. Nei primi venti anni di docenza gli scatti si verificano con cadenza quinquennale.

Dopo i 20 anni di anzianità di servizio lo scatto avviene ogni 6 anni. Il calcolo dell’anzianità contributiva è fondamentale soprattutto per chi desidera anticipare la data del pensionamento. Così come è preferibile informarsi per tempo a quanto ammontano gli assegni previdenziali dei docenti con 38 anni di contributi.

Ecco quanto prende di stipendio netto un insegnante con più o meno di 21 anni di servizio

La retribuzione lorda di un impiegato pubblico comprende tasse e imposte che fanno sembrare elevato l’importo spettante. In realtà, il compenso al netto che la categoria dei docenti riceve è sensibilmente inferiore. Solitamente è necessario preventivare una differenza di oltre 500 euro fra gli importi lordi e quelli netti. Né è possibile determinare con esattezza l’ammontare della retribuzione mensile del singolo docente perché sono diversi i parametri da considerare.

Alcuni di essi inoltre possono cambiare in relazione non solo alla fascia di anzianità, ma anche in riferimento alle addizionali comunali e regionali. Pertanto il calcolo delle spettanze mensili resta pur sempre approssimativo. Tuttavia in linea di massima un insegnante di scuola superiore che rientra nella fascia di servizio 15-20 guadagna 1.760 euro netti mensili.

Nel momento in cui invece passa nella fascia successiva 21-27 il suo stipendio netto sale fino all’incirca a 1.910 euro. Si consideri infine che, a parità di anzianità di servizio, il compenso mensile netto di chi insegna nella scuola media sono leggermente inferiori.

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