Tutte le persone che hanno un reddito da lavoro sono tenute al pagamento dell’IRPEF (fanno eccezione i lavoratori autonomi in regime forfettario). Ma i lavoratori subordinati possono contare su un importante aiuto in tal senso visto che sono previste detrazioni per lavoro dipendente. Queste detrazioni abbattono l’IRPEF lorda abbassando, di fatto, l’imposta che il lavoratore deve pagare.
Il beneficio spettante, ovviamente, non è uguale per tutti ma è calcolato in base al reale reddito percepito da ognuno. Fino allo scorso anno si applicava una specifica formula per il calcolo delle detrazioni spettanti. Dal 2022, con la riforma dell’IRPEF, la formula è stata cambiata e le detrazioni risultano essere più vantaggiose.
Nuove detrazioni 2022
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La novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, accompagna la riforma delle aliquote IRPEF e degli scaglioni di reddito. Ma è sulla scia anche delle modifiche apportate al trattamento integrativo che ha l’obiettivo di abbattere l’imposta lorda.
Una riforma fiscale a tutto tondo, quindi, che coinvolge in pieno l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Dalle prime proiezioni ecco quanto guadagnano e trovano in più in busta paga con le nuove detrazioni e con la riforma dell’IRPEF i lavoratori dipendenti:
- il guadagno maggiore è per i redditi medio alti;
- per i redditi fino a 10.000 euro ci sarà un guadagno netto di 158 euro;
- con redditi fino a 15.000 euro l’anno il guadagno sarà di circa 422 euro;
- per chi guadagna 40.000 ci sarà un guadagno di 1.143 euro.
Un nuovo sistema che, in ogni caso, sembra premiare chi ha il reddito più alto.
Ecco quanto guadagnano e trovano in più in busta paga con le nuove detrazioni questi fortunati lavoratori che hanno un reddito di 23.000 euro l’anno
Tenendo conto solo dei cambiamenti riferiti alle detrazione da lavoro dipendente e senza considerare le variazioni delle aliquote e i cambiamenti del trattamento integrativo, cerchiamo di vedere cosa accade a chi ha un reddito netto di 23.000 euro. Faremo un confronto tra le detrazioni da lavoro che sono spettate nel 2021 e quelle che, invece, spetteranno nel 2022.
La formula per calcolare le detrazioni da lavoro per questa fascia di reddito cambia nel seguente modo:
- nel 2021: 978 sommato al prodotto tra 902 e differenza tra 28.000 euro ed il reddito realmente percepito diviso per 20.000;
- nel 2022: 1.910 sommato al prodotto tra 1.190 per la differenza tra 28.000 euro ed il reddito percepito diviso per 13.000.
Per redditi da 23.000 euro, di fatto, nel 2021 spettavano detrazioni pari a 1.203,5 euro mentre nel 2022 le detrazioni spettanti sono pari a 2.367,7 euro. Appare chiaro come, solo per le detrazioni, i redditi da 23.000 euro hanno un guadagno di 1.164,2 euro. Cifra che, sicuramente, riesce ad ammortizzare anche l’eventuale non spettanza del trattamento integrativo di 100 euro in busta paga.
Ovviamente per comprendere il reale impatto della riforma dell’IRPEF bisogna prendere in considerazione anche altri fattori come:
- diminuzione delle aliquote IRPEF per il secondo e terzo scaglione;
- presenza o meno del trattamento integrativo (che ricordiamo essere a rischio per redditi tra 15.000 e 28.000 euro);
- assenza delle detrazioni per figli a carico in caso di presenza dell’assegno unico.