Ponderare prima per non pentirsi poi è da sempre la regola madre di ogni buona decisione, specie se i suoi effetti si dispiegano nel medio-lungo termine. Il campo degli investimenti non sfugge alla regola, anzi ne è uno degli emblemi più evidenti. Ad esempio, ecco quanto fruttano 13.000 euro sul nuovo buono postale 4 anni Plus rispetto al BTP Valore 2027.
Metteremo a confronto una vecchia conoscenza, il bond, con un nuovo strumento d’investimento sul fronte del risparmio postale. Li analizzeremo principalmente in termini di costi, rischi, spese, periodicità degli interessi e rendimenti.
Il “vecchio” BTP Valore 2027 vs il neo buono postale 4 anni Plus
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Ai primi dello scorso giugno il MEF ha emesso il primo BTP di una nuova famiglia di bond retail, il BTP Valore. L’obbligazione prevede una durata quadriennale, con data di godimento il 13 giugno 2023 e scadenza alla stessa data 2027. Tuttavia, a distanza di 4 mesi dall’emissione la vita residua del bond s’è ridotta a 3,67 anni.
Il BTP ha una struttura dei tassi step-up, cioè fissi e crescenti. Infatti paga il 3,25% annuo lordo il 1° e 2° anno e il 4,00% nel 3° e 4°. Poi prevede un premio fedeltà dello 0,50% (sul capitale nominale sottoscritto) solo per chi ha acquistato il titolo in emissione e lo terrà fino a scadenza. Sono più ricchi, invece, gli interessi corrisposti dall’ultimo BTP Valore, quello con scadenza nel 2028.
Sul fronte del risparmio postale, invece, dal 5 ottobre CDP ha sostituito il ‘vecchio’ buono 3 anni Plus con il 4 anni Plus. In questo caso gli interessi sono fissi e costanti e il rendimento annuo lordo a scadenza è del 3,00%.
Rischi, spese e periodicità degli interessi del titolo di Stato e del buono postale postale
Entrambi i prodotti godono della garanzia dello Stato sui soldi ivi confluiti. In teoria il rischio legato ai due strumenti sarebbe identico, ma vanno fatte delle precisazioni.
Il BTP Valore è nato a 100 e a questo prezzo verrà rimborsato a scadenza, nel 2027. Tutto cambia invece nel mentre, durante il periodo di maturazione, quando il suo prezzo è libero di fluttuare sul mercato. In pratica potrà portarsi sia sotto che sopra cento generando potenziali perdite o guadagni in conto capitale.
Per comprenderlo meglio vediamo quanto prezza stamane il bond: 98,52 centesimi. In pratica il sottoscrittore della prima ora che lo rivendesse oggi porterebbe a casa una perdita in conto capitale dell’1,48%, in parte recuperata dal rateo in corso (1,11%). Di contro andrebbe ‘meglio’ chi lo acquistasse oggi e tenesse il bond fino al 2027. Incasserebbe il resto delle cedole più una piccola plusvalenza finale, ad ogni modo maggiore del premio fedeltà finale (a cui non avrebbe diritto).
Il buono 4 anni Plus, invece, riconosce in ogni istante (ma sempre entro prescrizione) il capitale nominale sottoscritto. Gli interessi netti, invece, solo a scadenza.
Sul fronte spese di gestione va detto che i buoni ne sono esenti, mentre sul bond va pagata la commissione alla propria banca. Su entrambi i prodotti, invece, gravano le spese fiscali. La ritenuta fiscale su interessi e plusvalenza è del 12,50%. L’imposta di bollo sui buoni o sul controvalore dei bond al periodo di rendicontazione è invece del 2×1.000 e si applica secondo quanto prevede la Legge.
Ecco quanto fruttano 13.000 euro sul nuovo buono postale 4 anni Plus rispetto al BTP Valore 2027
Sempre in termini di interessi è importante conoscerne la periodicità degli stessi. Arrivano tutti in anticipo, nel mentre o tutti a scadenza?
Se entrambi i prodotti li maturano sin dal primo giorno di sottoscrizione, il discorso si scinde in merito al loro pagamento. I buoni postali li riconoscono solo al termine di ogni singolo step previsto dal prodotto in questione. Nel nostro caso, tutti al termine del 4° anno.
Nel caso del BTP Valore 2027 gli interessi arrivano alle due date di stacco cedola, ossia il 13 dicembre e il 13 giugno di ogni anno fino a scadenza.
Ora, quanto frutterebbero 13mila investiti sui due prodotti? Per ragioni di semplicità esuliamo dalle commissioni d’acquisto (BTP) e dall’imposta di bollo su entrambi i fronti. Per il buono 4 anni Plus, il coefficiente di determinazione del montante netto finale è: 1,10982021 (quasi l’11%).
Sul BTP Valore il cumulo dei futuri interessi sarebbe di circa l’11,7% (ma in 4 mesi in meno rispetto al buono). Come anticipato non spetta niente in termini di premio fedeltà. Tuttavia, il bond prevede alcuni costi di gestione ed espone a un grado di rischio non identico a quello del buono (le dinamiche dei prezzi sul mercato). Si tratta di valutazioni di particolare interesse per chi non è certo al 100% di portare a termine l’investimento.
In definitiva, dunque, ecco quanto fruttano 13.000 euro sul nuovo buono postale 4 anni Plus rispetto al BTP Valore 2027.