Ancora una volta Matteo Garrone. Dopo il Leone d’Argento vinto a Venezia meno di due settimane fa, ecco la decisione di scegliere il suo “Io capitano” come film che rappresenterà l’Italia agli Oscar. Ecco quanto è costato l’emozionante film.
Certo, il percorso per entrare nella cinquina che assegnerà nel 2024 la preziosa statuetta è ancora lungo. Bisognerà battere una nutrita concorrenza, ma il regista romano aggiunge un altro prezioso riconoscimento al suo personale palmares.
Già nel 2019 fu candidato, con “Dogman”, per rappresentare il nostro paese, ma non raggiunse la cinquina che, invece, conquistò con “Pinocchio”. Addirittura due furono le candidature, come Migliori Costumi e Miglior Trucco.
“Io capitano” è il titolo del film che ha commosso Venezia. Pur non vincendo il Leone d’Oro, andato a “Povere creature” del greco Lanthimos, è riuscito a conquistare la piazza d’onore, oltre che il Premio Mastroianni per il miglior attore emergente.
Un riconoscimento che è andato all’esordiente Seydou Sarr. Il 21enne senegalese che ha portato in scena un personaggio che ha rappresentato i tanti giovani africani che vogliono fuggire dal loro continente verso l’Europa. Un viaggio della speranza, alla ricerca di un futuro migliore, con la consapevolezza, però, che potrebbe non arrivare mai.
La trama di “Io capitano”
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Girato in Senegal, interpretato nella lingua locale, il wolof, alternata al francese, con i sottotitoli in italiano. Non doppiato per una precisa scelta stilistica e narrativa, “Io capitano” racconta l’avventura di due ragazzi, poco più che ventenni, Seydou e Moussa. Due cugini nati a Dakar e che ambiscono a cambiare la loro vita, scappando dalla loro terra per inseguire il sogno di diventare musicisti in Europa.
Per farlo, decidono di intraprendere il viaggio della speranza, come tanti, troppi, coetanei da molte parti dell’Africa. Lo fanno di nascosto, contro il parere di genitori e amici. La loro fuga passerà dal deserto del Sahara dove dovranno fare i conti con le decine di cadaveri che troveranno lungo il percorso.
Poi, arrivati in Libia, sulle sponde dell’agognato Mediterraneo, saranno chiamati ad affrontare il carcere e le torture dell’esercito. Solo il denaro permetterà loro di imbarcarsi verso l’Italia. Su un peschereccio che sarà lo stesso Seydou a guidare, con la responsabilità di salvare la vita ai suoi compagni di viaggio.
Ecco quanto è costato l’emozionante “Io capitano”, l’ultimo film di Matteo Garrone
Un’opera che ha commosso la platea di Venezia, capace di raccontare quello che molti di noi conoscono attraverso le cronache dei telegiornali. Arriva, però, con un pugno diretto in faccia, perché è una finzione che ricalca esattamente la realtà. Gente disperata che rischia la vita per percorrere centinaia di chilometri in condizioni disagiate, pur di regalarsi una speranza.
Il film è costato 11 milioni e 500 mila euro. Nella prima settimana di programmazione ha raccolto 700 mila euro. Un buon bilancio per alcuni, non, invece, per altri. C’è da sperare che la sua diffusione in diverse parti del mondo possa permettergli di guadagnare molto di più. Il mercato americano lo attende, quello tedesco, spagnolo e francese anche, considerando la loro maggiore sensibilità di fronte alla tematica immigrazione.
Quel che è certo è che Garrone, ancora una volta, competerà per andare a Hollywood. 11 milioni e mezzo di euro, ecco quanto è costato l’emozionante film girato dal regista romano. Una cifra importante per cercare di arrivare a un traguardo che manca all’Italia dal 2014, quando Sorrentino vinse con “La grande bellezza”.