Camminare farebbe bene alla salute. Fare attività fisica, infatti, farebbe dimagrire e scolpire il fisico, ma potrebbe anche diminuire il colesterolo cattivo. Quest’ultimo sarebbe un valore su cui focalizzare la nostra attenzione. Se superiore, rispetto al limite consigliato dai medici, potrebbe provocare diversi problemi di salute, soprattutto di tipo cardiovascolare.
Infatti, il colesterolo LDL potrebbe depositarsi all’interno delle arterie che porterebbero ossigeno agli organi, rendendo il passaggio del sangue poco fluido. Di conseguenza, si creerebbe un’ostruzione, che potrebbe provocare infarti e ictus.
Da qui, nasce l’esigenza di effettuare dei controlli di routine, almeno ogni sei mesi, salvo diverse disposizioni del proprio medico di fiducia. Chi ha altri problemi di salute, poi, come il diabete, per esempio, e non solo, oltre alle conseguenze che questo potrebbe causare, in età avanzata potrebbe rischiare altri tipi di problematiche. In questo caso, ci riferiamo alla demenza, la malattia neurodegenerativa.
Questa potrebbe colpire, infatti, i soggetti che avrebbero sviluppato patologie pregresse, anche se non sempre è così. Ancora non si conoscerebbero i reali motivi per cui la demenza potrebbe arrivare, però le malattie pregresse, insieme al poco allenamento del cervello, potrebbero aumentare il rischio. Ci sarebbe una sorta di connessione tra allenamento fisico e cerebrale. In pratica, facendo attività fisica, si allenerebbe al contempo anche il cervello.
Facciamo quattro passi
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Abbiamo presente la frase “facciamo quattro passi” per intendere la passeggiata? Ebbene, ecco quanto camminare per prevenire la demenza. In pratica, si dovrebbe camminare, facendo almeno 112 passi al minuto, per almeno mezz’ora. I pazienti che si sono sottoposti alla ricerca avrebbero ridotto la percentuale di rischio di insorgenza del 60% circa.
Aboliamo la sedentarietà
Se l’attività fisica allontanerebbe la demenza significa che i soggetti sedentari potrebbero essere a rischio di insorgenza della malattia. In ogni caso, basterebbero anche solo poco meno di 4.000 passi al giorno per diminuire il rischio.
Per calcolare i passi, dovremmo contare guardando il cronometro o l’orologio. Appena arriviamo a 10 secondi, moltiplichiamo il numero di passi che abbiamo contato per 6.
Ecco quanto dovremmo camminare per prevenire la demenza dopo i 60 anni
Superati i 60 anni dovremmo stare attenti sia all’alimentazione che all’attività fisica. Solitamente, la demenza potrebbe arrivare dopo i 70, ma dal momento che “prevenire è meglio che curare”, sarebbe il caso di iniziare a pensarci su. Solo 30 minuti potrebbero fare tanto, a livello salutare. Pertanto, si consiglia di fare una bella passeggiata all’aria aperta, sfruttando anche del panorama.
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