Ecco quanto costa la rata di un mutuo 90.000 euro a tasso variabile dopo l’aumento dei tassi d‘interesse del 14 settembre

Mutuo Casa-Foto da imagoeconomica

Giovedì scorso c’è stata la prima attesa riunione della BCE al ritorno dalle ferie. Un appuntamento attesissimo per comprendere quali sarebbero state le nuove decisioni di politica monetaria adottate. Il rialzo dei tassi è stato in bilico fino alla fine, ma c’è stato (4,50%). Pertanto, oggi ecco quanto costa la rata di un mutuo 90.000 euro a tasso variabile dopo l’aumento dei tassi d‘interesse del 14 settembre.

Se i dati mostrano che l’inflazione sta diminuendo, la Banca Centrale pensa che essa possa restare elevata per un periodo troppo lungo. Invece l’intenzione è quella di portarla al 2% quanto prima possibile. Ne gioverebbero tutti, anche i mutuatari.

Mutui a tassi variabili dopo l’ultimo aumento

Oggi il mutuo a tasso variabile è divenuto più esoso rispetto a quando i tassi sono bassi. Insomma, questioni di valutazioni in ogni situazione, anche rispetto alla scelta tra mutuo a tasso fisso o variabile.

Consideriamo ora un mutuo casa di medio taglio, ad esempio di 90mila €. A quanto ammonterebbe oggi la rata dopo l’ultimo ritocco dei tassi? Facciamo alcune ipotesi di partenza e sfruttiamo i servizi offerti da un noto sito di comparazioni mutui.

Immaginiamo che si tratti dell’acquisto di una prima casa del valore di 150.000 euro e che il richiedente abbia 38 anni. Il mutuatario vive in una città capoluogo di Provincia dell’Emilia Romagna e l’immobile (non di classe energetica A o B) è sito nello stesso Comune. Ancora, egli ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un reddito netto mensile di 2.050 €.

L’importo della rata del mutuo a 15 e 20 anni

Ci occuperemo solo dei mutui a tasso variabile, variando le durate complessive del piano d’ammortamento. Ancora, noi immaginiamo che gli Istituti di credito abbiano già adeguato le proprie condizioni commerciali alle mutate realtà di mercato.

Premesso ciò, partendo dalla durata a 15 anni, le prime 7 soluzioni proposte sarebbero le seguenti:

  • Ing (Mutuo Arancio a Tasso Variabile): TAEG al 4,88% e prima rata a 684,12 €;
  • BPER Banca (Mutuo a Tasso Variabile Vantaggio Opzione): 697,27 € di rata mensile e TAEG al 5,05%;
  • Webank (Mutuo Variabile Green – Acquisto): rata mensile a 705,68 € e 5,10% di TAEG;
  • Credit Agricole (Mutuo Greenback): TAEG 5,17%, 698,80 € di rata mensile;
  • Banco Bpm (Mutuo Acquisto Promo a tasso Variabile – Green): 701,02 € di rata mensile e 5,22% di TAEG;
  • Banca Mps (Mutuo Mps Mio Acquisto Abitazione): 705,26 € di rata e 5,31% di TAEG;
  • Credem (Mutuo tasso Variabile): TAEG al 5,36% e rata mensile a 701,95 €.

Allunghiamo adesso la durata del rimborso a 20 anni. Le prime 7 proposte indicano una rata compresa tra i 565,62 € (è una prima rata) e 569,38 € (rata mensile) fino a 590,04 euro. Il TAEG delle prime 7 offerte è compreso tra il 4,79% e il 5,32%.

Ecco quanto costa la rata di un mutuo 90.000 euro a tasso variabile dopo l’aumento dei tassi d‘interesse del 14 settembre

L’ultima durata che consideriamo è il 25 anni. Il nostro comparatore presenta le seguenti prime 7 soluzioni:

  • Sella (Mutuo a Tasso Variabile): 4,78% di TAEG e rata mensile a 500,25 €;
  • Ing (Mutuo Arancio a Tasso Variabile): 497,07 € di prima rata e TAEG al 4,79%;
  • BPER Banca (Mutuo a Tasso Variabile Vantaggio Opzione): rata mensile e TAEG rispettivamente a 510,52 € e 4,98%;
  • Webank (Mutuo Variabile Green – Acquisto): 524,61 euro rata mensile, 5,17% di TAEG;
  • Banco Bpm (Mutuo Acquisto Promo a tasso Variabile – Green): TAEG 5,23%, rata mensile a 510,39 €;
  • Credit Agricole (Mutuo Greenback): TAEG al 5,35%, rata a 525,24 euro;
  • Credem Banca (Mutuo a Tasso Variabile): la rata mensile è pari a 522 € mentre il TAEG a 5,38%.

Avvertenze al Lettore

Dunque, ecco quanto costa la rata di un mutuo 90.000 euro a tasso variabile dopo l’aumento dei tassi d‘interesse del 14 settembre.

Tuttavia, in chiusura invitiamo il Lettore a verificare con i propri e personali dati lo stato dell’arte dei mutui a tasso variabile a metà settembre. Tutto varia da caso a caso e da una banca all’altra. I nostri dati attengono a un profilo X di mutuatario che per forza di cose non ricomprende lo specifico di ogni singolo richiedente. Fermo restando, infine, che la parola ultima e definitiva su ogni pratica spetta sempre, e giustamente, a chi quel denaro lo concederà: la banca.

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