Le ultime indagini di settore dicono che in Italia i volumi delle compravendite immobiliari sono in flessione da qualche mese. I motivi? Molto facili d individuare. I valori di mercato del mattone sono mediamente saliti, complice (o con la scusa di?) l’inflazione dell’ultimo biennio. Poi c’è il costo del denaro, che rende più caro il prestito per comprar casa. Al riguardo, ecco quanto costa a novembre un mutuo da 100.000 euro con rata a tasso fisso e a tasso variabile.
Prenderemo a riferimento un ipotetico mutuatario alle prese con il più classico dei dilemmi: quale mutuo scegliere? La risposta è molto complessa per almeno due ordini di motivi. Primo, i tanti parametri in gioco, poi perché si tratta di decidere oggi mentre gli effetti si dispiegheranno nel futuro.
Le ipotesi di fondo del nostro mutuo da 100.000 euro
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Ci avvaliamo dei servizi offerti da un noto sito di comparazioni di prodotti finanziari, inclusi i mutui casa. Nelle stringhe della maschera di riferimento inseriremo gli opportuni dati procedendo, ovviamente, di fantasia. I risultati ne verranno fuori costituiranno tuttavia un buon punto di partenza per farsi un’idea concreta sullo stato dell’arte in materia.
Ipotizziamo un mutuatario di 37 anni residente a Parma, dov’è sito anche l’immobile (è un acquisto prima casa) oggetto del mutuo. Si tratta di un dipendente a tempo indeterminato, con un reddito netto mensile richiedenti di 2.300 €. L’appartamento da comprare (già individuato) non è di classe energetica A o B e sul mercato ha un valore pari a 140mila €. Il prestito chiesto in banca si ferma invece a 100mila €, cioè poco più di 2/3 del valore dell’immobile.
Quanto costa in media la rata di un mutuo variabile a novembre
Partiamo dai mutui a tasso variabile e consideriamo le durate comprese tra i 20 e i 30 anni. Su quella più corta, le prime 5 soluzioni proposte dalla piattaforma da noi consultata sarebbero le seguenti:
- ING (mutuo Arancio a tasso variabile): 642,18 di prima rata e TAEG al 5,07%;
- BPER Banca (mutuo a tasso variabile Vantaggio Opzione): 657,20 di rata mensile e 5,26% di TAEG;
- Credit Agricole (mutuo Credit Agricole Greenback): rata mensile e TAEG a 654,22 € e 5,27%;
- Webank Credit (mutuo variabile Green – Acquisto): 668,66 € di rata mensile e 5,37% di TAEG;
- MPS (mutuo MPS Mio Acquisto Abitazione): rata mensile e TAEG pari a, nell’ordine, 661,45 € e 5,42%.
Sulla durata a 25 anni gli importi delle prime 5 rate mensili vanno dai 566,76 € (è una prima rata) ai 594,95 €, e TAEG tra il 5,04% e il 5,56%. Si scende ancora, infine, sulle durate a 30 anni. Qui nell’ordine incontriamo i 518,93 € di prima rata di ING, poi le rate mensili di 535,60 € di BPER Banca, 555,74 € di Webank, 547,69 di MPS, 549,54 di Banco BPM, 553,51 di Unicredit, 558,41 di Intesa Sanpaolo.
Ecco quanto costa a novembre un mutuo da 100.000 euro con rata a tasso fisso e a tasso variabile
Passiamo ora sul versante tasso fisso. Le prime 7 proposte a 20 anni sono ricomprese nel range 594,97–613,18 €, molto ravvicinate, mentre il TAEG varia tra il 4,14% e il 4,57%.
Sulla durata a 25 anni, invece, incontriamo quanto segue (sono tutte rate mensili):
- Credit Agricole: 516,31 € e TAEG al 4,10%;
- BNL: 530,60 € e 4,31% di TAEG;
- Banco BPM: TAEG e rata pari a, nell’ordine, 4,32% e 528,39 €;
- BPER Banca: 535,04 € e 4,37% di TAEG;
- Webank: TAEG e rata pari a, nell’ordine, 4,40% e 541,74 €;
- Banco Desio: 541,18 € e 4,54% di TAEG;
- Credem Banca: TAEG e rata pari a, nell’ordine, 4,32% e 543,98 €.
Sulla durata a 30 anni, infine, gli importi delle prime 5 proposte vanno dai 480,30 € ai 486,69 €. A grandi linee, dunque, ecco quanto costa a novembre un mutuo da 100.000 euro con rata a tasso fisso e a tasso variabile.
Avvertenze al Lettore
In chiusura, come sempre, invitiamo il Lettore a controllare in prima persona quali condizioni potrebbe spuntare sul mercato dei mutui. Quelle su esposte sono cifre riferibili a un ipotetico mutuo e un ipotetico mutuatario. Ancora, si tratta di mercati relativamente mutevoli anche sul breve termine, per cui tutto va confermato da un momento all’altro.
Infine ricordare sempre la regola madre in materia: ogni pratica, ogni decisione, ogni ultima parola spetta sempre alla banca concedente i soldi!
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