Neanche a luglio la rata del mutuo casa accenna a diminuire e, forse, non poteva essere diversamente. L’inflazione alle stelle sta costringendo da mesi le Banche Centrali ad alzare i tassi. Una strada obbligata per contenere il carovita, che per le famiglie con mutuo si trasforma (a seconda dei casi) in un salasso in termini di costo del denaro. Per comprendere meglio la situazione, ecco quanto costa a luglio la rata di un mutuo casa di 100.000 euro a tasso fisso e variabile.
Prima di snocciolare le cifre faremo alcune ipotesi di base per definire un minimo di profilo-richiedente. L’importo finale, infatti, varia da caso a caso a seconda del diverso combinarsi dei vari parametri che entrano in gioco nella sua determinazione.
Anche a luglio le rate del mutuo restano salate
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Immaginiamo il caso di un mutuatario dell’età di 38 anni residente in una città di provincia del Centro Italia. L’immobile da acquistare è sito nella stessa città del richiedente e si tratta di una prima casa. Ancora, l’appartamento è stato già individuato e il suo valore di mercato si attesta a 150mila €, mentre l’importo del mutuo è di 100mila €. Invece fisseremo in 2.200 € il reddito mensile netto dei richiedenti.
Nelle nostre simulazioni vedremo tanto le rate di un prestito a tasso fisso quanto a tasso variabile. Inoltre varieremo le durate, soffermandoci su quelle più gettonate dal mercato, vale a dire a 20, 25 e 30 anni. I dati che presenteremo, infine, sono tratti da un noto sito specializzato nella comparazione dei mutui casa.
Quanto costa una rata a tasso variabile
Iniziamo con le rate del mutuo a tasso variabile, che tanto hanno spopolato negli anni del denaro a buon mercato. Sulla durata a 20, le prime 5 offerte sono Ing (prima rata), Bper Banca (rata mensile), Banca Popolare Pugliese, Webank e Credit Agricole. Le rate mensili si attestano, rispettivamente, a 608,44 € (1° rata, TAEG 4,48%), 627,26 € (rata mensile, TAEG 4,68%), 627,26 € (TAEG 4,69%), 634,00 € (TAEG 4,71%), 629,74 € (TAEG 4,80%).
Allungando di 5 anni la durata del prestito restano immutate le prime 4 banche proposte dalla nostra piattaforma. A variare sono solo gli importi delle rate, visto che all’aumentare del piano d’ammortamento scende il valore nominale della rata. Di converso aumenta il costo complessivo del debito contratto. Nello specifico, si va dai 531,71 € (1° rata, TAEG 4,45%) di Ing e si arriva ai 560,10 (rata mensile, TAEG 4,74%) di Webank. La 5° proposta riguarda invece Banca Widiba, con rata mensile a 566,67 € e TAEG 4,96%.
Sulla durata a 30, invece, le prime due proposte sono quelle di Ing (1° rata a 482,64 € e TAEG al 4,43%) e Bper Banca (rata mensile a 503,72 € e TAEG 4,69%). Seguono le proposte di Banca Popolare Pugliese (509,66 € di rata mensile e TAEG al 4,79%), Webank (517,14 €, TAEG al 4,84%) e Banca Widiba (518,04 € e TAEG al 4,95%).
Ecco quanto costa a luglio la rata di un mutuo casa di 100.000 euro a tasso fisso e variabile
Passiamo adesso agli importi delle rate dei mutui a tasso fisso, partendo sempre dalla scadenza più corta fino a quella più lunga.
Le prime 5 soluzioni a 20 anni sulla nostra piattaforma sono quelle di Credem Banca, Webank, Banca Widiba, Credit Agricole e Intesa Sanpaolo. Gli importi delle rate si attestano, nell’ordine, a 572,28 € (TAEG 3,75%), 587,18 € (TAEG 3,78%), 587,18 € (TAEG 3,89%), 585,11 € (TAEG 3,92%) e 585,11 € (TAEG 3,95%).
Sulla durata a 25 anni incontriamo Banca Widiba (500,09 € di rata mensile e TAEG al 3,70%), Credem Banca (496,34 €, TAEG al 3,78%) e Credit Agricole (503,31 €, TAEG al 3,83%).
Gli importi medi scendono ovviamente passando alla durata a 30 anni. Le prime 3 proposte attengono a Bper Banca (435,21 € e TAEG al 3,44%), Banca Widiba (441,27 € e 3,55% di TAEG), Credem Banca (436,85 €, TAEG 3,60%). Seguono le proposte di Webank (458,02 €, 3,78% di TAEG), Intesa Sanpaolo (454,65 € e TAEG al 3,89%) e Avvera (461,41 €, TAEG 4,19%). Quindi, ecco quanto costa a luglio la rata di un mutuo da 100.000 euro.
Chiedere a più banche possibili quanto costa
In chiusura consigliamo al Lettore di consultare le offerte in prima persona con i propri dati personali. Quelle su esposte attengono a un ipotetico profilo di richiedente che potrebbe tranquillamente non coincidere con la propria situazione.
Inoltre vanno sempre sviscerate fino in fondo tutte le condizioni commerciali dell’offerta di turno. In più ci sono da ricordare altri due elementi. Primo, non è detto che una data piattaforma contenga tutte le offerte del mercato al momento presenti. Secondo, l’ultima parola spetta sempre a chi quel mutuo lo concederà, ossia alla banca di volta in volta interpellata.
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