Ecco quanto aumenteranno anche le pensioni delle casalinghe senza contributi INPS e con reddito basso dall’anno nuovo

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Alle donne che non hanno mai lavorato fuori di casa e non hanno una storia contributiva spetta comunque un assegno mensile. L’Istituto di Previdenza Sociale infatti prevede l’erogazione di somme di denaro per 13 mensilità. E di tale prestazione economica possono beneficiare anche agli uomini che si sono occupati della cura della famiglia e della casa. Allo stesso modo anche senza versare contributi spettano 570 euro mensili alle casalinghe che presentano domanda entro gennaio 2022. Vi è infatti la possibilità di fruire di aiuti finanziari o di misure a sostegno dei contribuenti economicamente più deboli. Ciò tuttavia a patto che si rispettino i termini di invio e si rientri in specifiche fasce reddituali. Del resto pochi sanno che il Governo garantisce l’erogazione di sussidi fino a 280 euro al mese a casalinghe e disoccupati con spese di affitto o mutuo.

A partire da gennaio 2022 inoltre si potrà contare su un incremento degli importi pensionistici. E tale aumento riguarderà non solo i trattamenti previdenziali di anzianità, ma anche le pensioni minime e sociali. Secondo il Decreto interministeriale del 17 novembre 2021 ecco quanto aumenteranno anche le pensioni delle casalinghe senza contributi INPS e con reddito basso dall’anno nuovo. Ma si tengo conto anche dell’opportunità di richiedere altri supporti economici soprattutto se il reddito complessivo risulta inferiore a determinate soglie. Da non trascurare infatti che anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza se hanno raggiunto i 67 anni di età.

Ecco quanto aumenteranno anche le pensioni delle casalinghe senza contributi INPS e con reddito basso dall’anno nuovo

Le donne che hanno speso l’intera esistenza nell’accudimento della famiglia maturano il diritto all’assegno sociale. Tale misura economica spetta per 13 mensilità anche ai cittadini che non hanno mai avuto un impiego con retribuzione. E all’assenza di stipendio ovviamente si associa anche la mancanza di un’anzianità contributiva. Pur non avendo mai lavorato fuori casa e non avendo un montante di contribuzione tali soggetti percepiscono un assegno mensile.

Per accedere a tale prestazione bisogna, tuttavia, dichiarare redditi personali o coniugali non superiori a specifiche soglie. Inoltre l’adeguamento al valore ISTAT si applica in modo progressivo sugli assegni pensionistici. Di conseguenza saranno i contribuenti con redditi più bassi a beneficiare di importi più consistenti. Nello specifico, l’ammontare dell’assegno sociale passerà da 460,28 euro a 468,10 euro al mese. Il che equivale a dire che le casalinghe potranno contare su un incremento di 101,66 euro all’anno.

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