Sono tanti i pensionati ad attendere la pensione di gennaio per scoprire le novità sull’importo loro spettante. Ecco quando arriverà la pensione di gennaio 2023 e cosa dovranno aspettarsi i pensionati e le pensionate.
Tra i servizi offerti dall’INPS per i suoi utenti rientra anche il cedolino INPS grazie al quale i pensionati possono verificare l’importo della pensione. Inoltre, possono conoscere le ragioni di eventuali variazioni dell’importo liquidato, nonché accedere ad altri servizi di consultazione, certificazione e variazione dati. L’INPS come ogni mese ha pubblicato il cedolino INPS ed ecco quanti soldi prenderanno i pensionati nel mese di gennaio. In particolare l’INPS ha reso noti gli aumenti che troveranno i pensionati grazie alle operazioni di rivalutazione effettuate dal legislatore.
Martedì 3 gennaio tanti pensionati troveranno in banca o alla posta una piacevole sorpresa grazie agli aumenti applicati in virtù dell’indice provvisorio di rivalutazione. L’INPS, nella notizia pubblicata il 27 dicembre, pertanto riporta tutte le informazioni sul cedolino di pensione di gennaio 2023. I pagamenti dei trattamenti pensionistici, delle pensioni e di altre indennità sono effettuati il primo giorno bancabile del mese o il giorno successivo. Ciò se si tratta di giorno festivo o non bancabile. Fa eccezione il mese di gennaio, in quanto il pagamento avverrà il secondo giorno bancabile, ovvero il 3 gennaio, sia in banca che alla posta.
Ecco quanti soldi prenderanno i pensionati nel cedolino del mese di gennaio
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Innanzitutto, informa che l’aumento di perequazione automatica per il 2022, già attribuito provvisoriamente nella misura dell’1,7%, è stata stabilita in via definitiva nella misura dell’1,9%. Inoltre, precisa che il relativo conguaglio, pari allo 0,2% è stato già applicato sulle pensioni interessate nel mese di novembre 2022. Mentre in alcuni casi residuali è stato applicato sul mese di dicembre 2022. Per quanto riguarda il 2023, sono state effettuate le operazioni di rinnovo con l’indice provvisorio di rivalutazione, pari al 7,3%. Dicembre, peraltro, oltre ad essere ricco di luci natalizie è ricco di novità anche dal punto di vista legislativo. Ciò soprattutto in attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio, la quale già si riflette sul cedolino di pensione di gennaio.
L’INPS infatti precisa che nell’attuale disegno di Legge di Bilancio sono previsti interventi per rimodulare le modalità d’attribuzione della rivalutazione automatica per alcuni trattamenti. In particolare per le fasce d’importo dei trattamenti pensionistici superiori a 4 volte il trattamento minimo.
Pertanto, la rivalutazione è attribuita ai beneficiari il cui importo cumulato di pensione sia compreso nel limite di 4 volte il trattamento minimo. Ovvero pari ad euro 2.101,52. Ciò al fine di evitare di corrispondere somme potenzialmente indebite. Per i pensionati il cui trattamento è superiore, la rivalutazione sarà attribuita dopo l’approvazione della norma, sulla prima rata utile.
Continuano le trattenute anche nel 2023
Da gennaio, oltre all’IRPEF mensile, saranno trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste ultime sono infatti effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
Qualora le trattenute siano effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate sulle rate di gennaio e febbraio. Le somme conguagliate saranno certificate nella CU 2023.