L’attività fisica ha certamente un ruolo importante nella vita di molti di noi. In tanti, infatti, grazie all’allenamento, riescono a trovare equilibrio e pace. Ma non tutti sanno che allenarsi può anche essere un ottimo alleato del nostro cervello. Infatti, secondo alcuni studi, sembrerebbe che alcuni tipi di attività fisica potrebbero effettivamente aiutare di molto la nostra mente, soprattutto con l’avanzare dell’età.
Ecco quanti minuti a settimana dovremmo camminare per proteggere il cervello e ridurre il rischio di demenza
Indice dei contenuti
Già in questo nostro precedente articolo, per esempio, avevamo spiegato come la camminata, assieme ad altri sport, potrebbe ridurre il rischio di Alzheimer o diabete. E l’indicazione veniva sempre dalla Fondazione Veronesi. Oggi vogliamo andare più nello specifico e, più che trattare di Alzheimer, vogliamo parlare del declino cognitivo generale che ognuno si trova ad affrontare con la vecchiaia. Più precisamente, analizzeremo uno studio interessantissimo pubblicato su “NeuroImage” che cercava di dare delle risposte concrete. In questo caso, la ricerca cerca di eliminare l’idea ormai statica che il cervello non possa rigenerarsi in alcun modo. Gli studiosi hanno provato a dimostrare esattamente il contrario, prendendo in esame 3 gruppi di anziani e ponendo tutto il focus sulla materia bianca del nostro cervello (dunque l’insieme dei neuroni che uniscono midollo spinale e encefalo).
La camminata può aiutare il nostro cervello proteggendolo dal declino cognitivo e restituendogli materia bianca
Gli studiosi hanno coinvolto circa 250 anziani che conducevano una vita non esattamente dinamica e che si presentavano in salute. Divisi in tre gruppi, a ognuno è stato imposto un esercizio fisico diverso. A un gruppo, per esempio, è stato consigliato di camminare, a un altro di praticare danza e all’ultimo di fare stretching e allenamento per l’equilibrio. Tutti si allenavano tre volte alla settimana. Dopo un programma di sei mesi, gli studiosi hanno analizzato i risultati. L’ultimo gruppo indicato non ha presentato particolari differenze. Quello della danza ha solo mostrato una capacità maggiore nel muoversi. Quello della camminata, invece, ha presentato un miglioramento della materia bianca, con la riduzione del rischio di declino cognitivo, campanello d’allarme per possibili forme di demenza.
Con precisione, il gruppo camminava in modo svelto per 40 minuti 3 volte a settimana, riportando proprio questi risultati che sicuramente hanno catturato l’attenzione degli studiosi. Dunque, ecco quanti minuti a settimana dovremmo camminare per proteggere il cervello e ridurre il rischio di demenza. Ovviamente, prima di scegliere di intraprendere una qualsiasi attività fisica, parliamone con il nostro medico di fiducia. Lei/lui, conoscendo la nostra situazione, potrà certamente spiegarci cosa fare con esattezza e potremo capire se questo tipo di allenamento potrebbe realmente fare al caso nostro.
Approfondimento